Roma, 29 gen. (LaPresse) – Le retribuzioni contrattuali orarie sono cresciute dell’1,3% nella media del 2014, molto più velocemente rispetto al +0,2% fatto registrare dall’inflazione. Lo rileva l’Istat. Tuttavia l’incremento è il più basso dal 1982, quando sono iniziate le serie storiche. A dicembre l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie rimane invariato rispetto al mese precedente e aumenta dell’1,1% nei confronti di dicembre 2013.
IN 7,1 MLN ATTENDONO RINNOVO. Alla fine di dicembre i contratti di lavoro in attesa di rinnovo sono 37, di cui 15 appartenenti alla pubblica amministrazione, relativi a circa 7,1 milioni di dipendenti, di cui circa 2,9 milioni nel pubblico impiego. Lo rileva l’Istat. Alla fine del 2014, sottolinea l’istituto statistico, la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 55,5% nel totale dell’economia e del 42,4% nel settore privato. L’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 37,3 mesi per l’insieme dei dipendenti e di 21,7 mesi per quelli del settore privato. Tra i contratti monitorati dall’indagine, nel mese di dicembre è stato recepito un nuovo accordo e nessuno è scaduto.
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