Pensioni, Italia al 19esimo posto su 25 per sostenibilità del sistema

Pensioni, Italia al 19esimo posto su 25 per sostenibilità del sistema

Milano, 13 ott. (LaPresse) – Valori nella media per adeguatezza e integrità, ma il peggior piazzamento per il nostro sistema pensionistico in termini di sostenibilità. Secondo il Melbourne Mercer Global Pension Index (Mmgpi) di quest’anno, l’Italia è al 19° posto su 25 paesi presi in esame. Il Mmgpi è un indice che misura i sistemi previdenziali dei principali paesi al mondo sulla base di oltre 50 indicatori che fanno capo a 3 macro-aree: adeguatezza, sostenibilità e integrità; il valore dell’indice per ciascuno dei sistemi pensionistici presi in esame – 25 quest’anno – rappresenta la media ponderata di queste tre macro-aree.

Con “adeguatezza” si intende il livello delle prestazioni, l’architettura dello schema previdenziale, i rendimenti degli investimenti, ma anche i risparmi privati. All’interno della macro-area “sostenibilità” si trovano indicatori quali la percentuale di adesione a fondi di previdenza complementare e a fondi pensione, gli aspetti demografici, alcune evidenze macroeconomiche come contribuzione e debito pubblico. La macro-area “integrità”, infine, considera diversi elementi di normativa e governance del rischio pensionistico, così come il livello di fiducia che i cittadini di ogni paese hanno nel loro sistema. Le ponderazioni utilizzate sono pari al 40% per la macro-area “adeguatezza”, al 35% per la macro-area “sostenibilità” e al 25% per la macro-area “integrità”.

“E’ la “sostenibilità” di medio lungo periodo, l’area dove il sistema pensionistico Italiano risulta più debole (pari a 13,4 contro una media di 49,7 e agli 86,5 punti della Danimarca, best-in class). Sebbene l’adeguatezza delle pensioni erogate oggi in Italia sia più che soddisfacente, il valore della macro area sostenibilità ci dice che questo in futuro può non essere più vero. Le ragioni sono da ricercarsi: nella minima adesione a piani pensionistici privati (solo il 14% della popolazione in età lavorativa) e nel conseguente livello di attività delle pensioni private, pari solo al 6,6% del PIL; nel contesto demografico di invecchiamento della popolazione attiva, tra i più bassi dei 25 paesi analizzati” spiega Roberto Veronico, Responsabile della Divisione Retirement di Mercer Italia.

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