Milano, 7 feb. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in rialzo con l’indice Ftse Mib che ha guadagnato lo 0,96% a 19.692 punti. Il paniere, dopo un attimo di volatilità all’uscita dei dati sul mercato del lavoro statunitense, ha aumentato i guadagni in scia all’andamento positivo di Wall Street. Negli Stati Uniti il tasso di disoccupazione è sceso a gennaio al 6,6%, sorprendendo positivamente gli analisti, mentre le payrolls hanno deluso evidenziando la creazione di 113 mila nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo contro le attese che indicavano +180 mila unità. Da segnalare la nuova discesa del costo del debito tricolore. Sul mercato secondario il rendimento del Btp decennale è sceso al 3,70%, il livello più basso dal febbraio del 2006. I titoli di Stato italiani non hanno risentito della decisione della Corte costituzionale tedesca di ricorrere alla Corte di giustizia europea contro l’Omt della Bce.

Settore bancario sotto i riflettori in scia a un report di Citigroup secondo cui la fine del tunnel per le banche italiane è sempre più vicina. Gli analisti hanno alzato la loro visione sul settore bancario tricolore a neutral dal precedente underweight. In particolare Citigroup hanno promosso Unicredit (+3,55% a 5,69 euro) a buy da neutral e Intesa SanPaolo (+0,10% a 2,096 euro) a neutral dal precedente sell. Gli acquisti hanno premiato Banco Popolare (+0,56% a 1,267 euro), Ubi Banca (+0,62% a 5,715 euro) e Popolare di Milano (+1% a 0,454 euro). In controtendenza il Montepaschi che ha lasciato sul parterre l’1,15% a 0,18 euro. Citigroup ha inoltre acceso i riflettori sul settore del risparmio gestito italiano. Gli esperti hanno confermato il giudizio buy su Azimut, che ha guadagnato il 2% a 22,90 euro, mentre hanno riavviato la copertura con rating buy su Mediolanum, che ha mostrato un progresso del 4,62% a 6,79 euro. Brillante Buzzi Unicem (+4,60% a 14,09 euro) dopo la pubblicazione dei risultati preliminari relativi all’esercizio 2013. Il fatturato del gruppo piemontese ha mostrato una flessione del 2,1% a 2,75 miliardi di euro, mentre le vendite di cemento sono aumentate dello 0,3% a 27,4 milioni di tonnellate. A fine 2013 l’indebitamento netto si è attestato a a 1,06 miliardi di euro, in miglioramento dagli 1,12 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente. A favorire il titolo Buzzi Unicem anche le previsioni che vedono un margine operativo lordo superiore rispetto all’esercizio 2012.

Ancora tonica Mediaset (+3,03% a 3,876 euro) con gli analisti di Deutsche Bank che confermano il giudizio di acquisto sul titolo del gruppo di Cologno Monzese con target price fissato a 5 euro. La visione degli esperti della banca tedesca è supportata “dalla ripresa della ripresa pubblicitaria, dalla possibile vendita o partnership nella pay-tv e dall’eventuale consolidamento di EI Towers”. Telecom Italia ha guadagnato il 2,79% a 0,865 euro all’indomani del Cda che ha visto la nomina di Aldo Minucci a presidente, l’approvazione della procedura rafforzata per l’eventuale cessione di Tim Brasil e fissato l’appuntamento al Cda del 27 febbraio per avere maggiori dettagli sull’evoluzione della governance.

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