Milano, 19 dic. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in rialzo con Mediaset che ha svettato con decisione sul Ftse Mib. Ben comprati anche i titoli del comparto bancario. I mercati europei hanno reagito bene all’avvio del tapering deciso dalla Federal Reserve, che da gennaio ridurrà gli acquisti mensili di asset a 75 miliardi di dollari dagli attuali 85 miliardi. A tranquillizzare i mercati è la nuova ‘forward guidance’ sui tassi d’interesse. Il costo del denaro resterà infatti su livelli bassi anche se il tasso di disoccupazione scenderà sotto il livello del 6,5%. Dopo l’annuncio ieri sera a Wall Street il Dow Jones e l’S&P 500 si sono riportati sui massimi storici mentre a Tokyo l’indice Nikkei si è spinto sui massimi degli ultimi sei anni. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha mostrato un progresso dell’1,78% a 18.453 punti.

Mediaset è la superstar di oggi con un +16,45% a 3,384 euro. Il mercato ha apprezzato l’annuncio di ieri del gruppo di Cologno Monzese che sta valutando, insieme a Mediaset Espana, la possibilità di integrare le attività pay-tv di entrambe le società Mediaset Premium e Digital Plus) in una newco. L’obiettivo dell’operazione è esaminare i possibili sviluppi internazionali e le sinergie. Inoltre sarà valutato il possibile coinvolgimento di un partner industriale nella newco. Secondo indiscrezioni di stampa Telefonica potrebbe essere il partner per acquisire il controllo di Digital Plus. Acquisti anche su Fiat (+3,67% a 5,515 euro) e Finmeccanica (+1,93% a 5,285 euro). Quest’ultima, attraverso la controllata AgustaWestland, si è aggiudicata un contratto dal valore di 1,15 miliardi di euro per la fornitura di 16 elicotteri AW101 in configurazione ricerca e sviluppo dal Governo norvegese.Tra le banche da segnalare il rimbalzo del Montepaschi (+4,53% a 0,161 euro) che ha stipulato con Deutsche Bank, in riferimento all’operazione di finanza strutturata “Santorini”, un accordo che regola le condizioni della chiusura anticipata delle operazioni, poste in essere tra dicembre 2008 e luglio 2009, aventi a oggetto un investimento in Btp 6% scadenza maggio 2031 del valore di 2 miliardi di euro, finanziato con un Long Term Repo di pari durata, e un Interest Rate Swap concluso con la finalità di ridurre il rischio tasso dell’investimento. Bene anche gli altri titoli del comparto: Popolare di Milano ha guadagnato il 5,36% a 0,452 euro, Mediobanca l’1,71% a 6,23 euro, Intesa SanPaolo il 2,53% a 1,744 euro, Banco Popolare l’1,68% a 1,392 euro, Unicredit lo 0,38% a 5,295 euro. Seduta positiva anche per Telecom Italia che alla vigilia dell’assemblea degli azionisti ha mostrato un progresso del 2,86% a 0,70 euro.

STM (-0,37% a 5,41 euro) ha pagato la scure di Moody’s che ha abbassato il rating di lungo termine sulla società dei semiconduttori a Baa3 da Baa2. La mossa, hanno spiegato gli analisti, riflette la view secondo cui la redditività e il free cash flow di STM miglioreranno più lentamente del previsto nei prossimi trimestri, dopo un periodo di perdite operative registrate nel 2013. Il downgrade riflette anche le sfide circa la capacità del gruppo italo-francese di incrementare la redditività su alcuni prodotti a bassi margini. Tra i peggiori di seduta anche Diasorin che ha perso lo 0,77% a 32,30 euro.

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