Roma, 3 dic. (LaPresse) – Il maggiore gettito fiscale generato dall’aumento degli acconti di imposta Ires e Irap ammonta a 1.147,4 milioni di euro e supera il beneficio per le imprese derivante dalla riduzione del cuneo fiscale pari a 1 miliardo previsto dalla Legge di stabilità. E’ quanto emerge da un’analisi di Confcommercio, secondo cui il beneficio per il 2014 “oltre ad essere già di per sé troppo esiguo, viene anche completamente azzerato per i maggiori versamenti”.
Secondo l’associazione “in pratica, alle imprese viene chiesto di anticipare oggi alle casse pubbliche il beneficio fiscale che riceveranno il prossimo anno”. Infatti, prosegue Confcommercio, alcune delle coperture previste per l’abolizione della prima rata dell’Imu non sono state conseguite. “Si tratta in particolare – si legge nell’analisti – dei 600 milioni di gettito atteso dalla cosiddetta ‘sanatoria giochi’ e di parte dei maggiori introiti Iva associati allo sblocco dei pagamenti della P.A. pari a 925 milioni. Sono, queste ultime, due forme di prelievo aggiuntive, ma allo stesso tempo a impatto nullo per il sistema economico: la prima perché confinata a una sola categoria di operatori, a cui viene, peraltro, offerto un forte sconto per la chiusura di precedenti pendenze fiscali; la seconda perché compensata da pagamenti di ammontare molto maggiore e da lungo tempo attesi dalle imprese”. Per Confcommercio “si tratta di misure che, se realizzate, non avrebbero inciso sulla percezione del livello di pressione fiscale e che, quindi, non avrebbero tolto forza al messaggio di riduzione della stessa, che il governo ha lanciato con l’annuncio degli interventi in materia di cuneo fiscale”.
Per l’associazione questo presupposto è venuto meno. “Infatti – aggiunge ancora Confcommercio – a copertura dei mancati incassi, si prevede ora una maggiorazione ulteriore di 1,5 punti che, aggiungendosi a quella già imposta col Dl 76/2013, innalza la percentuale di acconto su Ires e Irap per le società di capitali fino al 102,5%, mentre per le società di persone l’acconto Irap rimane al 100% (dal 99% del 2012). Il gettito aggiuntivo stimato di queste nuove maggiorazioni è pari a 667,5 milioni di euro. Aggiungendosi agli incrementi già decisi, i maggiori introiti per il bilancio pubblico ammonterebbero, nel 2013, a oltre 1,1 miliardi di euro, cifra appunto, superiore, al beneficio per le imprese derivante dalla riduzione del cuneo fiscale”.
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