Roma, 9 nov. (LaPresse) – L’autunno caldo è alle porte. Con la prossima settimana entra nel vivo la mobilitazione unitaria, promossa da Cgil Cisl Uil, per cambiare la legge di stabilità. A partire da lunedì 11 novembre, e fino a venerdì 15, tutte le province d’Italia saranno interessate dallo sciopero nazionale proclamato dai sindacati confederali lo scorso 21 ottobre contro la ex legge Finanziaria. Un programma intenso, fatto di quattro ore di sciopero – con alcune eccezioni di 8 ore – che coinvolgeranno i lavoratori di tutti i settori e che si articoleranno a livello territoriale, con decine di iniziative in programma nei prossimi giorni.
Parallelamente alle iniziative di protesta della prossima settimana prenderanno il via gli incontri tra i leader di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, con i gruppi parlamentari. Già in calendario gli appuntamenti con Sel, Pd e Fratelli d’Italia.
Le rivendicazioni alla base della mobilitazione Cgil Cisl Uil che si terrà nella settimana dall’11 al 15 novembre mirano a colpire sprechi e rendite per dare più risorse ai lavoratori e ai pensionati. “I sindacati – prosegue la nota diffusa dalla Cgil – chiedono misure per diminuire le tasse sui lavoratori e sui pensionati, così come risorse per rivalutare le pensioni, insieme all’adozione di iniziative per affrontare i nodi irrisolti nella pubblica amministrazione e dare efficienza alla spesa pubblica. Le proposte fra l’altro mirano al taglio degli sprechi e dei costi della politica.
Venerdì 15 novembre, a Milano, il leader della Cgil, Susanna Camusso, parteciperà alla manifestazione promossa dai sindacati confederali del capoluogo lombardo in piazza della Scala a partire dalle 9,30.
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