Milano, 8 nov. (LaPresse) – “Abbiamo ricevuto un’unica offerta per 1 miliardo di dollari per Telecom Argentina. Il cda ha deciso di procedere nella negoziazione”. Così Marco Patuano, a.d. di Telecom Italia, nella conferenza stampa successiva all’approvazione di ieri del piano industriale 2014-2016. Patuano ha aggiunto che l’assemblea degli azionisti che era stata richiesta da Marco Fossati, che attraverso Findim detiene il 5% di Telecom, “sarà convocata domani per il 20 dicembre a Rozzano”. L’a.d. Telecom ha inoltre affermato di non essere preoccupato per le possibili nuove norme sull’Opa, che potrebbe complicare l’accordo dei soci della controllante Telco con Telefonica, cui passerà di fatto il controllo del gruppo italiano. Patuano ha inoltre voluto rassicurare i dipendenti. “Maggiori investimenti – ha precisato a proposito del piano – sono la migliore tutela per i 50mila lavoratori di Telecom Italia, che con l’indotto salgono a 120mila”. Patuano ha spiegato che ci sarà in futuro una convergenza dei marchi Tim e Telecom e ha precisato che nonostante l’operazione Telefonica “in questo momento il problema dell’antitrust in Brasile non si pone”.
SLC CGIL: CON PIANO TAGLI INEVITABILI. La cessione di asset di Telecom “non potrà che avere inevitabilmente ripercussioni negative sull’occupazione e sul reddito nazionale in cambio di un marginale aumento della profittabilità nel breve termine funzionale, tra l’altro, a pagare la cedola del convertendo”, risponde a Patuano il segretario nazionale Slc Cgil, Michele Azzola. Per Azzola “le decisioni di cedere asset strategici all’estero, di non distribuire i dividendi sulle azioni ordinarie e di emettere un convertendo da 1,3 miliardi di euro sono tra loro collegate e non sono nell’interesse dell’azienda, dei piccoli azionisti nè del Paese, ma di quelli delle banche”.

