Roma, 24 ott. (LaPresse) – I salari rimangono fermi a settembre. Lo rileva l’Istat, precisando che l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie risulta invariato rispetto ad agosto e aumenta dell’1,4% nei confronti di settembre 2012. Le retribuzioni crescono tuttavia a un ritmo più veloce dell’inflazione, che ha rallentato bruscamente il mese scorso attestandosi allo 0,9% annuo. A settembre le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento dell’1,8% rispetto a un anno prima per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.
L’Istat precisa inoltre che circa 6,5 milioni di dipendenti, di cui 2,9 milioni nel pubblico impiego, sono in attesa di rinnovo contrattuale alla fine di settembre. I contratti in attesa di rinnovo sono 49, di cui 15 nella pubblica amministrazione, e corrispondono al 50,8% dei dipendenti nel totale dell’economia e al 36,4% nel settore privato. L’istituto statistico riferisce ancora che l’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 28,7 mesi per l’insieme dei dipendenti e di 15,6 mesi per quelli del settore privato.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata