Milano, 29 ago. (LaPresse) – Piazza Affari ha chiuso in rialzo all’indomani dell’accordo del Governo per la cancellazione dell’Imu 2013, mentre il presidente americano Barack Obama prende tempo sull’intervento militare in Siria. Dopo aver collocato Ctz e Bot semestrali, questa mattina il Tesoro ha venduto Btp a 5 e 10 anni per complessivi 5 miliardi di euro. In particolare il rendimento del decennale è rimasto invariato al 4,46% rispetto all’asta precedente. Sul secondario lo spread Btp-Bund si è mantenuto in area 250 punti base dopo che all’inizio della settimana, complici i timori di una crisi di Governo, era salito oltre i 260 punti base. Negli Stati Uniti la seconda lettura del Pil del secondo trimestre ha evidenziato una crescita del 2,5%, superiore rispetto al +1,7% della rilevazione precedente e del +2,2% atteso dagli analisti. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dello 0,97% a 16.905 punti.
All’indomani dell’accordo sull’Imu, Mediaset ha registrato una brillante performance con un rialzo del 4,80% a 3,186 euro. Nel pomeriggio sono uscite le motivazioni della Corte di Cassazione che ha confermato la sentenza a 4 anni di reclusione per Silvio Berlusconi sui diritti tv Mediaset per frode fiscale. Nel testo della sentenza, riportato dalle maggiori agenzie di stampa e che si compone di 208 pagine, si legge che il Cavaliere fu “l’ideatore del meccanismo del giro dei diritti che a distanza di anni continuava a produrre effetti (illeciti) di riduzione fiscale per le aziende a lui facenti capo in vario modo”. Su di giri il comparto del lusso: Tod’s ha guadagnato il 2,90% a 138,30 euro, Ferragamo ha mostrato un progresso del 5,53% a 25,39 euro in attesa della pubblicazione dei conti semestrali. Gli acquisti hanno premiato il comparto bancario: Ubi Banca ha guadagnato il 3,72% a 3,676 euro, Intesa SanPaolo il 2,60% a 1,498 euro, Mediobanca il 2,32% a 4,772 euro, Unicredit l’1,40% a 4,36 euro, Monte dei Paschi l’1,27% a 0,223 euro, Banco Popolare l’1,09% a 1,113 euro.
Bene Enel Green Power (+0,94% a 1,615 euro) che ha ottenuto in Brasile il diritto di stipulare tre contratti ventennali di fornitura di energia elettrica prodotta da altrettanti progetti eolici, per una capacità totale di 88 MW. Gli impianti si trovano nello Stato di Bahia, nel Nord-Est del Brasile, dove la società ha già oltre 146 MW in costruzione. I tre campi eolici, che richiedono un investimento complessivo di circa 163 milioni di dollari statunitensi, saranno in grado di generare più di 400 GWh l’anno, contribuendo a far fronte alla crescente domanda di energia del Paese. Telecom Italia (+0,71% a 0,484 euro) è stata ben comprata dopo alcune indiscrezioni apparse su La Repubblica che vedono più vicina una ricapitalizzazione per Telco. Per il quotidiano nazionale, un aumento di capitale sarebbe una strada obbligata per la holding che controlla il 22,4% del colosso italiano tlc, soprattutto in vista della prossima scadenza di 1,05 miliardi di euro di linee di credito che a novembre saranno rimborsate o rifinanziate in toto in quanto, ha scritto il giornale, non potrebbero essere rinnovate alle stesse condizioni. Infine Eni ha tirato il freno dopo la brillante performance di ieri lasciando sul parterre lo 0,23% a 17,64 euro.
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