Francoforte (Germania), 25 apr. (LaPresse/AP) – Un taglio ai tassi di interesse potrebbe non essere d’aiuto ai Paesi dell’eurozona in recessione, anche perché consumatori e imprese non stanno finora beneficiando del costo del denaro ai minimi dall’introduzione della moneta unica. Lo ha dichiarato il tedesco, Joerg Asmussen, membro del comitato esecutivo della Bce, che ha spiegato che l’effetto di una taglio dei tassi sarebbe “limitato” e potrebbe attenuare gli sforzi di consolidamento e riforme dei singoli Stati dell’eurozona. “La politica monetaria – ha detto Asmussen intervenendo a Londra – non è un’arma buona per tutti gli usi e per combattere qualsiasi malattia economica”. Secondo gli analisti il rappresentante tedesco all’Eurotower ha voluto raffreddare le aspettative su un imminente taglio del costo del denaro da parte della Bce. Nell’intero consiglio direttivo il suo rappresenta un voto su 23. Asmussen ha voluto inoltre precisare che l’acquisto di asset finanziari, praticati dalla Fed e da Bank of Japan, “è non facilmente attuabile” per l’eurozona perché i 17 Paesi hanno tassi di interesse diversi e perché le piccole e medie imprese ricorrono alle banche per finanziarsi e non ai bond. “L’area dell’euro – ha detto ancora Asmussen – deve andare avanti verso una più profonda Unione” economica e finanziaria.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata