Roma, 1 gen. (LaPresse) – Con la crisi più di sette italiani su dieci, il 71 per cento, hanno trascorso a casa il cenone del Capodanno, quasi equamente divisi tra chi ha preferito organizzare nella propria abitazione (40 per cento) e chi è stato invitato da amici o parenti (31 per cento). E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti-Swg, nel tracciare un bilancio del tradizionale appuntamento di fine anno durante il quale gli italiani hanno speso a tavola quasi 2 miliardi di euro, il 3 per cento in meno rispetto allo scorso anno.

La difficile situazione economica ha indubbiamente pesato sulle scelte degli italiani, spingendo la maggioranza dei cittadini a preferire soluzioni casalinghe, pur – sottolinea Coldiretti – senza rinunciare ai piaceri della tavola, anche in un momento di difficoltà economica. Con il Capodanno si stima che – rileva la Coldiretti – siano state stappate almeno 80 milioni di bottiglie di spumante, per una spesa complessiva di 600 milioni di euro.

Ma durante la notte più lunga dell’anno sono stati consumati anche 6 milioni di chili di cotechini e zamponi, con un aumento dell’8 per cento rispetto all’anno scorso, serviti assieme a 10 milioni di chili di lenticchie, chiamate secondo tradizione a portar fortuna, vista anche la situazione difficile che vive il Paese. Addirittura cento milioni – spiega la Coldiretti – i chili di panettoni e pandori consumati nelle feste di fine anno, da quelli tradizionali fino alle novità proposte direttamente dalle imprese agricole come i dolci all’olio o alla visciole.

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