Milano, 7 nov. (LaPresse) – I mercati non hanno festeggiato con Barack Obama la sua rielezione a presidente degli Stati Uniti. Il cauto ottimismo di stamane, dopo l’annuncio del risultato dell’election day statunitense, è stato stoppato dalla revisione al ribasso delle stime di crescita dell’eurozona e, più tardi, dall’avvertimento di Fitch allo stesso Obama, su un possibile taglio del rating ‘Tripla A’. A Piazza Affari, l’indice Ftse Mib perde il 2,5% a 15.291,78 punti e il Ftse All-Share mostra un calo del 2,34% a 16.206,33 punti. Secondo l’agenzia di rating, Obama dovrà ottenere rapidamente un accordo per evitare il cosiddetto ‘fiscal cliff’, ovvero il combinato di 600 miliardi di dollari di automatici tagli alla spesa e tasse, o il Paese potrebbe subire un downgrade nel 2013. Per quanto riguarda l’Europa, invece, la Commissione Ue ha dipinto un futuro a tinte fosche per l’area della moneta unica. L’Europa sta ancora “navigando in acque agitate”, ha detto il commissario agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, presentando le previsioni di autunno. Bruxelles vede un Pil al -0,4% nel 2012 per l’area dell’euro, a fronte del -0,3% stimato a primavera. La disoccupazione dovrebbe balzare al record dell’11,8% l’anno prossimo. Intanto, in Grecia è in corso un dibattito infuocato in Parlamento per l’approvazione delle misure di austerità chieste dalla troika (Ue, Bce e Fmi) per concedere ad Atene la prossima rata del prestito di salvataggio internazionale. La maggioranza mista del premier conservatore Antonis Samaras è messa a rischio da alcuni dissidenti e dalla contrarità di Sinistra Democratica, che sostiene l’esecutivo. In questo contesto, chiusura in profondo rosso per le principali Borse europee. L’indice Ftse 100 di Londra perde l’1,58% a 5.792,04 punti, il Dax di Francoforte lascia l’1,96% a 7.233,5 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un calo dell’1,99% a 3.409,59 punti. A Madrid l’indice Ibex registra un tonfo del 2,26% a 7.660,7 punti, mentre ad Atene l’Athex cede lo 0,92% a 824,75 punti.

La pressione si fa sentire anche sullo spread tra Btp e Bund a 10 anni, che risale sopra quota 350 punti base. Soffre il comparto bancario, che chiude con forti ribassi. Affondano Monte dei Paschi (-1,49% a 0,2177 euro), Bper (-4,77% a 4,396 euro), Popolare di Milano (-4,38% a 0,4078 euro), Banco Popolare (-3,46% a 1,199 euro), Unicredit (-4,33% a 3,406 euro), Mediobanca (-3,24% a 4,474 euro), Ubi Banca (-3,52% a 2,902 euro) e Intesa Sanpaolo (-3,35% a 1,212 euro). In tutto il paniere principale tiene solo Autogrill (+0,3% a 8,335 euro). Scivola sul fondo del paniere principale Fiat (-6,65% a 3,51 euro), seguita a ruota da Stm (-6,3% a 4,404 euro). Vendite anche su Atlantia (-3,44%), Finmeccanica (-2,85%), Prysmian (-2,49%), Azimut (-2,44%), Exor (-2,3%), A2A (-2,29%), Lottomatica (-2,22%), Tenaris (-2,17%), Pirelli (-1,8%) e Impregilo (-1,54%).

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