Roma, 9 ott. (LaPresse) – Oscillano tra i 10 e i 12 miliardi di euro gli interventi previsti dal governo con la legge di stabilità 2013. Tra questi, circa 6,5 miliardi serviranno per evitare l’aumento dell’Iva. Secondo quanto prevede la bozza del documento, in discusssione in Consiglio dei ministri, sono diverse le misure correttive, che vanno dalla sanità ai trasporti, dall’energia alle infrastrutture. In materia di salute si prevede la riduzione a “1500 milioni di euro a decorrere dal 2013” del “livello del fabbisogno del servizio sanitario nazionale”.

Risorse ridotte quindi in ambito sanitario, ma 160 milioni di euro per il 2013 a disposizione “per il finanziamento di studi, progetti, attività e lavori preliminari, lavori definitivi della nuova linea ferroviaria Torino-Lione”. Risorse che ammonteranno a 100 milioni per il 2014 e a 530 milioni per il 2015.

Al Fondo per lo sviluppo e la coesione è assegnata, invece, “una dotazione finanziaria aggiuntiva di 300 milioni di euro per l’anno 2013 per far fronte agli oneri derivanti dalla mancata realizzazione di interventi per i quali sussistano titoli giuridici perfezionati alla data di entrata in vigore della presente legge”. Per la prosecuzione della realizzazione del sistema Mose, poi, è autorizzata la spesa di 50 milioni di euro per l’anno 2013 e di 400 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016.

In materia di trasporti, la bozza della legge di stabilità istituisce, dal 2013, il Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato “agli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario, nelle regioni a statuto ordinario”, con uno stanziamento di 1 miliardo e 600 milioni di euro a partire dal prossimo anno.

Sul tema risparmio energetico arriva l’operazione ‘cieli bui’. In un decreto del presidente del Consiglio “sono stabiliti standard tecnici di fonti” di illuminazione in ambiente pubblici e “misure di moderazione del loro utilizzo”. Tra gli standard e le misure di moderazione rientrano “l’individuazione della rete viaria ovvero delle aree, urbane o extraurbane, o anche solo di loro porzioni, nelle quali sono adottate le misure dello spegnimento o dell’affievolimento dell’illuminazione, anche combinate fra loro”. Prevista inoltre, “l’individuazione delle modalità di ammodernamento degli impianti o dispositivi di illuminazione, in modo da convergere, progressivamente e con sostituzioni tecnologiche, verso obiettivi di maggiore efficienza energetica dei diversi dispositivi di illuminazione”.

Tagli alla spesa anche per le auto blu e le consulenze informatiche. Dall’entrata in vigore della legge fino al 31 dicembre 2014, “le amministrazioni pubbliche non possono acquistare autovetture né possono stipulare contratti di leasing aventi ad oggetto autovetture”. “Le relative procedure di acquisto iniziate a decorrere dal 9 ottobre 2012 – si legge ancora – sono revocate”. Le disposizioni non si applicano per gli acquisti “effettuati per le esigenze del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, per i servizi istituzionali di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, per i servizi sociali e sanitari svolti per garantire i livelli essenziali di assistenza”.

Le amministrazioni pubbliche, le autorità indipendenti e la Consob, poi, “possono conferire incarichi di consulenza in materia informatica solo in casi eccezionali, adeguatamente motivati, in cui occorra provvedere alla soluzione di problemi specifici connessi al funzionamento dei sistemi informatici”.

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