Milano, 8 ott. (LaPresse) – Nella giornata in cui viene reso operativo il fondo di stabilità permanente Esm, la Borsa di Milano chiude la seduta di scambi in forte ribasso. L’indice Ftse Mib perde l’1,98% a 15.562 punti e il Ftse All-Share mostra un calo dell’1,87% a 16.456,13 punti. L’agenzia di rating Fitch ha assegnato al firewall europeo il rating ‘AAA’, mentre il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, ha parlato di “pietra miliare” per il futuro dell’eurozona. Anche il commissario europeo agli Affari economici, Olli Rehn, si è detto “meno pessimista” di quanto lo fosse a primavera. Tuttavia ad appesantire i mercati sono state le stime sulla crescita nel 2012 in Asia della Banca Mondiale. L’organismo internazionale ha comunicato che si aspetta che il Pil della Cina mostri un incremento del 7,7%, a fronte dell’8,2% stimato a maggio. I timori di rallentamento della crescita globale hanno portato sotto la parità i listini europei. In questo contesto chiudono in negativo le principali Borse europee: l’indice Ftse 100 di Londra perde lo 0,5% a 5.841,74 punti, il Dax di Francoforte lascia l’1,44% a 7.291,21 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un calo dell’1,46% a 3.406,53 punti. Termina in rosso anche Madrid, con l’Ibex che perde lo 0,8% a 7.891 punti.
A Milano affonda il comparto bancario, con Monte dei Paschi (-2,17% a 0,2344 euro), Bper (-3,86% a 4,43 euro), Popolare di Milano (-2,96% a 0,43 euro), Banco Popolare (-3,12% a 1,242 euro), Intesa Sanpaolo (+3,24% a 1,256 euro), Ubi Banca (-3,26% a 3,028 euro), Unicredit (-3,12% a 3,418 euro) e Mediobanca (-0,32% a 4,334 euro). Forti vendite su Fiat (-4,16% a 4,29 euro), che ha smentito la notizia di stampa su un’indagine che sarebbe stata avviata dalla Consob sulla liquidità a disposizione del Lingotto. Secondo Fiat “qualsiasi insinuazione” sul fatto che il gruppo “non disporrebbe della liquidità dichiarata nella propria comunicazione finanziaria periodica è falsa e come tale sarà trattata”. Il Lingotto ha sottolineato che “come le altre società quotate” riceve continuamente richieste di informazioni da Consob. Nella galassia Agnelli, arretrano anche Fiat Industrial (-1,82% a 7,815 euro) ed Exor (-3,21% a 20,81 euro). Tra gli industriali sale invece Finmeccanica (+0,34% a 4,168 euro). Nel resto del paniere principale cadono A2A (-3,05%), Enel (-1,45%), Eni (-1,49%), Generali (-1,59%), Stm (-2,66%), Telecom Italia (-2,35%), Mediolanum (-2,82%), Pirelli (-2,75%) e Mediaset (-2,31%). Fuori dal Mib, bene Rcs (+3,53% a 1,527 euro) sul riassetto azionario del gruppo.
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