Berlino (Germania), 5 ott. (LaPresse/AP) – La Grecia può andare avanti fino alla fine di novembre senza ricevere la nuova tranche di aiuti internazionali, poi le casse statali “saranno vuote”. Lo ha detto il primo ministro greco Antonis Samaras, in un’intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt. In questo momento i funzionari della troika (Commissione europea, Fmi e Bce) si trovano in Grecia per valutare i progressi del governo di Atene nella messa in atto del piano di austerity volto a ricevere aiuti. Se il rapporto non convincerà, difficilmente sarà concessa la tranche da 31 miliardi di euro e Atene potrebbe essere costretta a dichiarare il default.

Samaras si è comunque detto fiducioso del fatto che il denaro arrivi, e ha ribadito che Atene sta proseguendo con il consolidamento del bilancio, lavorando per velocizzare le privatizzazioni e provando ad attirare investitori stranieri. Tuttavia non ha nascosto le difficoltà delle negoziazioni con i creditori internzionali. “La troika – ha dichiarato – sta chiedendo prima di tutto tagli a pensioni e stipendi. Questo è molto difficile, perché stiamo già sanguinando. I tagli attuati arrivano già all’osso. Siamo al limite di ciò che possiamo aspettarci dalla nostra popolazione”. Il premier conservatore, che guida una coalizione di governo di tre partiti, che comprende anche i socialisti del Pasok e il partito della sinistra democratica Dimar, ha poi aggiunto: “Il popolo sa che questo governo è l’ultima possibilità per la Grecia. Se falliremo ci attende il caos”.

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