Milano, 28 set. (LaPresse) – La Borsa di Milano chiude male la settimana, con l’indice Ftse Mib che perde il 2,29% a 15.095,84 punti e il Ftse All-Share che mostra un calo del 2,17% a 15.998,57 punti. Nel corso della giornata gli investitori hanno atteso i risultati degli stress test condotti sulle banche spagnole con le indicazioni raccolte da El Pais, secondo il quale sarebbero stati sei gli istituti di credito a superare gli ‘esami’ sul capitale condotti dalla società statunitense di consulenza Oliver Wyman. Nel week end è inoltre atteso anche un possibile giudizio negativo di Moody’s sul debito sovrano della Spagna. Dagli Stati Uniti sono arrivati dati macro non esaltanti, con i redditi personali che ad agosto hanno registrato un rialzo dello 0,1%, a fronte di attese che indicavano +0,2%, mentre la spesa delle famiglie è cresciuta dello 0,5%, come previsto dagli analisti. In questo contesto, chiusura negativa per le principali Borse europee. L’indice Ftse 100 di Londra perde lo 0,65% a 5.742,07 punti, il Dax di Francoforte lascia l’1,01% a 7.216,15 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un ribasso del 2,46% a 3.354,82 punti. A Madrid l’indice Ibex perde l’1,71% a 7.708,5 punti.

A Milano le banche soffrono le nuove tensioni sulla Spagna. Affondano Monte dei Paschi (-2,88% a 0,2256 euro), Bper (-4,68% a 4,194 euro), Popolare di Milano (-3,11% a 1,183 euro), Banco Popolare (-2,84% a 1,165 euro), Intesa Sanpaolo (-4,68% a 1,221 euro), Mediobanca (-1,98% a 4,158 euro), Ubi Banca (-3,16% a 2,876 euro) e Unicredit (-3,58% a 3,232 euro).

Chiudono in ribasso gli industriali della scuderia Agnelli, con Fiat (-1,84% a 4,152 euro), che recupera comunque dalla mattinata, e Fiat Industrial (-3,24% a 7,605 euro), mentre termina sulla parità la controllante Exor (a 19,57 euro). Nel resto del comparto industriale da segnalare il rialzo di Finmeccanica (+0,93% a 3,696 euro), con le indiscreazione legate alla cessione di Ansaldo Energia. Dopo il cda di ieri che ha valutato le offerte per Ti Media (-6,47% a 0,1822 euro) e l’opzione di scorporo della rete, termina in rosso Telecom Italia (-1,39% a 0,78 euro). Vendita anche su A2a (-4,3%) e Mediaset (-3,88%).

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