Milano, 4 set. (LaPresse) – La testa degli investitori è già alla riunione di giovedì della Bce, da cui i mercati si attendono i dettagli sul meccanismo anti-spread. Nel frattempo l’indice Ism manifatturiero Usa, che ha segnato un calo ad agosto a 49,6 punti, ha portato i listini europei a peggiorare nel finale di seduta.

Piazza Affari, dopo essere stata per ampi tratti in moderato rialzo, chiude in calo con il Ftse Mib che perde lo 0,29% a 15.222,63 punti e il Ftse All-Share che lascia lo 0,39% a 16.096,76 punti. Oggi al termine del bilaterale tra il presidente francese, François Hollande, e il premier italiano, Mario Monti, i due leader hanno mostrato una grande convergenza sui temi della crisi dell’eurozona e Hollande ha ipotizzato che, se il rapporto della troika sulla Grecia fosse positivo, a ottobre si potrebbe anche decidere per un allungamento dei tempi del programma di riforme e austerità chiesto dai prestatori internazionali ad Atene.

In questo contesto chiudono sotto la parità le principali Borse europee. Il Ftse 100 di Londra lascia l’1,5% a 5.672,01 punti, il Dax di Francoforte cede l’1,17% a 6.932,58 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un ribasso dell’1,58% a 3.399,04 punti. A Madrid, invece, l’indice Ibex sale dello 0,73% a 7.488,2 punti.

A Milano misti i bancari. Cedono Monte dei Paschi (-1,37% a 0,2231 euro), Intesa Sanpaolo (-0,4% a 1,256 euro), Ubi Banca (-0,15% a 2,678 euro) e Banco Popolare (-0,5% a 1,183 euro). Salgono invece Bper (+0,45% a 4,428 euro), Popolare di Milano (+0,21% a 0,4197 euro) e Unicredit (+1,13% a 3,236 euro). Addirittura brillante Mediobanca (+4,3% a 3,932 euro).

Tra gli altri titoli del paniere principale, in ribasso la scuderia Agnelli, con Exor (-0,95% a 18,85 euro), Fiat Industrial (-2,34% a 7,915 euro) e Fiat (-1,49% a 4,236 euro). Dopo una mattinata in rosso, la casa automobilistica del Lingotto era quasi riuscita a recuperare sulla scia delle vendite Usa di Chrysler, cresciute del 14% nel miglior agosto di Auburn Hills dal 2007. Tra gli industriali, vola invece Finmeccanica (+4,65% a 3,738 euro) e tra le utilities A2A (+3,6% a 0,4374 euro). Bene anche Telecom Italia (+2,59%), mentre soffre il petroliofero Saipem (-2,29%). Raffica di acquisti su Mediolanum (+6,69% a 3,38 euro). Fuori dal Mib, inarrestabile la corsa di Rcs (+17% a 1,989 euro), mentre cade Fonsai (-2,24%).

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