Milano, 30 set. (LaPresse) – Piazza Affari interrompe il ciclo di sedute sopra la parità. L’indice Ftse Mib cede in chiusura l’1,39% a 14.836,33 punti e il Ftse All-Share perde l’1,37% a 15.569,89 punti. In Europa torna a premere l’inflazione, proprio nei giorni in cui circolava la voce di un possibile taglio a ottobre dei tassi da parte della Bce, addirittura di mezzo punto percentuale.

L’indice dei prezzi al consumo è balzato del 3% su base annua a settembre, lontanissimo dal 2% o poco più indicato come obiettivo dall’Eurotower. Stabile invece la disoccupazione. Negli Stati Uniti, nonostante il reddito si sia indebolito dello 0,1% ad agosto su base mensile, la spesa personale dei consumatori è cresciuta dello 0,2% nello stesso mese.

Con gli ispettori della troika (Ue, Bce e Fmi) in Grecia per discutere con Atene di tagli e della nuova tranche del prestito di salvataggio, chiudono in netto ribasso le principali Borse europee. L’indice Ftse 100 di Londra cede l’1,97% a 5.094,38 punti, il Dax di Francoforte perde il 2,44% a 5.502,02 punti e il Cac 40 di Parigi lascia l’1,51% a 2.981,96 punti. A Madrid, l’Ibex mostra un calo dello 0,53% a 8.546,6 punti.

A Milano vola la Popolare di Milano, che segna un incremento del 13,82% a 1,87 euro. La governance duale approvata dal consiglio di amministrazione aumenta l’interesse degli investitori mentre si avvicina l’aumento di capitale fino a 800 milioni deciso da Piazza Meda. In attesa del pronunciamento di Bankitalia sulle decisioni della Bpm, sarebbero pronti a partecipare all’operazione il fondo Invstindustrial di Andrea Bonomi, il fondo Clessidra di Claudio Sposito e la Sator di Matteo Arpe.

In rialzo anche Banco Popolare (+1,46% a 1,25 euro), mentre affonda il resto del comparto, con Bper (-5,66% a 7,33 euro), Intesa Sanpaolo (-2,86% a 1,19 euro), Banca Montepaschi (-1,78% a 0,419 euro), Ubi Banca (-1,48% a 2,80 euro) e Unicredit (-1,71% a 0,802 euro). Tra i assicurativi, cedeno Generali (-1,16% a 11,94 euro) e Azimut (-2,89% a 5,215 euro), mentre guadagna FonSai (+2,27% a 1,579 euro).

In difficoltà la galassia Agnelli, con Fiat (-2,94% a 4,094 euro), Fiat Industrial (-3,16% a 5,665 euro) e la controllante Exor (-2,63% a 14,81 euro). Tiene invece Pirelli, che sale dello 0,09% a 5,37 euro. Tra i titoli in maggiore affanno, Tod’s (-5,14% a 63,7 euro), che ha perso circa 8 euro in una settimana, Prysmian (-3,97%), Luxottica (-3,08%), Finmeccanica (-2,88%) e Telecom Italia (-2,73%). Saipem perde il 3,03% a 26,56 euro, nonostante i nuovi contratti per 500 milioni annunciati oggi dalla controllata di Eni.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata