Milano, 29 set. (LaPresse) – Chiude in netto rialzo la Borsa di Milano tornando sopra i 15mila punti, con l’indice Ftse Mib che sale del 2,07% a 15.046,02 punti e il Ftse All-Share che cresce dell’1,71% a 15.786,62 punti. Con Piazza Affari salgono le Borse europee. A Francoforte il Dax guadagna l’1,1% a 5.639,58 punti, mentre a Parigi il Cac 40 mostra un incremento dell’1,07% a 3.027,65 punti. L’Ibex di Madrid cresce dell’1,32% a 8.592,5 punti. Soltanto Londra chiude sotto la parità, con il Ftse 100 che perde lo 0,4% a 5.196,84 punti.

In mattinata i mercati finanziari sono rimasti poco mossi in attesa del voto del Bundestag tedesco sul fondo salva-Stati (Efsf). Alla fine passano l’aumento della capacità da 250 a 440 miliardi di euro e la possibilità per l’Efsf di comprare bond sovrani, e il voto di domani alla Camera alta dovrebbe confermare l’esito odierno. Tuttavia, a dare slancio ai listini del Vecchio continente sono stati i dati macro dagli Usa, con Wall Street che ha aperto con un rialzo oltre un punto e mezzo percentuale. Decisivo il calo delle richieste settimanali per i sussidi di disoccupazione e la rilevazione del dipartimento del Commercio Usa sul Pil, salito nel secondo trimestre dell’1,3% su base annua, debole ma sopra le attese.

A Milano salgono la banche, con Banco Popolare (+2,67% a 1,23 euro), Banca Montepaschi (+3,34% a 0,426 euro), Unicredit (+6,04% a 0,816 euro), Ubi Banca (+2,97% a 2,844 euro) e Intesa Sanpaolo (+5,88% a 1,225 euro). Sale anche la Popolare di Milano (+3,99% a 1,643 euro), che ora attende l’approvazione della Banca d’Italia sullo schema della governance duale. Indiscrezioni di stampa parlano di un interessamento per l’aumento di capitale di Piazza Meda del fondo Clessidra, che starebbe valutando un investimento da 200 milioni di euro.

Balzo per Telecom Italia, che sale del 4,92% a 0,842 euro. Secondo il Sole 24 Ore, il colosso delle telecomunicazioni starebbe pensando all’acquisizione di 3 Italia dal tycoon asiatico Li Ka Shing, che tuttavia non lascerebbe l’Italia per meno di 5 miliardi di euro.

Nel resto del Mib, ottime performance di Mediolanum (+4,35%), Mediobanca (+1,76%), Impregilo (+2,89%), Ansaldo Sts (+3,4%), Enel (+2,58%), Fiat (+1,49%) ed Eni (+1,45%). Vendite invece su Luxottica (-2,37%), Tod’s (-3,03%), Parmalat (-1,82%), Stm (-1,25%), Enel Green Power (-1,83%) e Campari (-1,52%).

Sospesa dalle contrattazioni Bulgari a seguito dell’Opa obbligatoria di Lvmh finalizzata al delisting della casa del lusso, con i francesi arrivati al 98,09% del capitale.

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