Milano, 19 ago. (LaPresse) – Chiusura in forte ribasso per Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che perde il 2,46% a 14.602,33 punti e il Ftse All-Share che lascia il 2,12% a 15.414,42 punti. Ancora una giornata negativa per i mercati europei. Il Ftse 100 di Londra mostra un calo dell’1,01% a 5.040,76 punti, il Dax di Francoforte perde il 2,19% a 5.480 punti e il Cac 40 di Parigi l’1,92% a 3.016,99 punti. A Madrid, l’Ibex lascia l’2,11% a 8.141,9 punti. Dopo le ingenti perdite della mattina – con Francoforte in rosso di oltre 4 punti percentuali – nel pomeriggio le piazze europee sembravano tentare una ripresa sulla scia di una virata in positivo di Wall Street, ma poi sul finale c’è stata una ricaduta, con la stessa New York tornata in passivo.

Oggi dalla Commissione europea è arrivata un’apertura agli eurobond. Juergen Stark, capo economista della Banca centrale europea, parlando al quotidiano tedesco Handelsblatt, aveva detto che introdurre le obbligazioni ‘comuni’ nell’eurozona senza una maggiore integrazione politica affronterebbe “i sintomi ma non le cause” della crisi. Ma poi, da Bruxelles, secondo quanto riporta Bloomberg, il commissario europeo agli Affari monetari, Olli Rehn, ha fatto sapere che la Commissione potrebbe presentare un progetto di legge sull’emissione degli eurobond, dopo una relazione sulla fattibilità degli stessi.

A Milano è stata una giornata nera per la galassia Agnelli, con Fiat che chiude perdendo il 4,3% a 4,144 euro, Industrial il 6,4% a 5,7 euro e la controllante Exor il 3,72% a 14,75 euro. Per il titolo legato a Fiat auto, la perdita registrata nell’ultimo mese è stata del 38,88% e in sei mesi del 41,47%. Giornata in rosso anche per il comparto bancario. Raffica di vendite su Banco Popolare (-1,92% a 1,177 euro), Banca Montepaschi (-2,31% a 0,44 euro), Intesa Sanpaolo (-5,35% a 1,132 euro), Ubi Banca (-4,29% a 2,59 euro) e Unicredit (-5,81% a 0,9 euro). Bene invece Popolare Milano, che sale del 3,2% a 1,582 euro.

Si avvicina alla parità Enel Green Power, dopo essersi aggiudicata dei contratti di fornitura di energia, con tre progetti eolici per una capacità installata totale di 193 Mw in Brasile. Il titolo delle rinnovabili cede lo 0,2% a 1,494 euro. Nel Mib sono pochi a chiudere sopra la parità, tra cui Finmeccanica (+2,79%), FonSai (+2,57%), Mediaset (+2,23%) e Terna (+1,49%). Tra i titoli in maggiore affanno ci sono Tod’s (-6,36%), Telecom Italia (-3,37%), Pirelli (-2,67%) e Tenaris (-2,92%).

Stabile differenziale Btp-Bund Lo spread Btp-Bund rimane sotto il 3% dopo la chiusura in rosso dei mercati europei. Il differenziale tra i titoli italiani e i titoli tedeschi si attesta a 287 punti base (ovvero il 2,87%), di appena due punti base inferiore a quello dei Bonos spagnoli. I buoni del Tesoro di Madrid registrano uno spread con i Bund di 289 punti base.


Rally dell’oro
L’oro, considerato un bene rifugio, va a ruba tra gli investitori e colleziona un record dopo l’altro. A New York, il metallo prezioso ha toccato quota 1.881 dollari l’oncia.

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