Milano, 16 ago. (LaPresse) – Chiusura negativa per Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che cede lo 0,87% a 15.750,6 punti e il Ftse All-Share che mostra un ribasso dello 0,8% a 16.525,09 punti. L’economia della Germania rallenta bruscamente e i mercati finanziari europei tornano a soffrire con perdite ingenti in mattinata. Il Pil di Berlino nel secondo trimestre è cresciuto appena dello 0,1%. Un dato preoccupante per la locomotiva di un’area euro sotto pressione per la crisi del debito, e che fa tornare l’ombra di una recessione. Anche Wall Street ha aperto in negativo, nonostante il dato macro sull’incremento dello 0,9% della produzione industriale a luglio, risultato migliore dal disastro naturale in Giappone che ha danneggiato l’afflusso delle forniture alle imprese. New York ha poi ridotto le perdite, con Fitch che ha confermato il rating tripla A per gli Stati Uniti, aggiungendo che l’outlook sul rating a lungo termine rimane stabile. In questo contesto, chiusura debole per le principali Borse europee. Il Ftse 100 di Londra guadagna lo 0,13% a 5.357,63 punti, il Dax di Francoforte cede lo 0,45% a 5.994,9 punti e il Cac 40 di Parigi lascia lo 0,25% a 3.230,9 punti. A Madrid, l’indice Ibex registra un calo dello 0,4% a 8.674,3 punti.
A Milano, le utilities italiane soffrono dopo il rincaro della cosiddetta ‘Robin Hood Tax’, inserito nel pacchetto della manovra del Governo da 45,5 miliardi di euro. La misura che colpisce le società energetiche, secondo le anticipazioni della relazione tecnica porterà nelle casse dello Stato 1,88 miliardi di euro nel 2012 e 900 milioni sia nel 2013 che nel 2014. Nel paniere principale soffrono Enel (-4,25% a 3,472 euro), Enel Green Power (-5,42% a 1,519 euro), Terna (-13,64% a 2,494 euro) e Snam Rete Gas, che cede il 9,9% a 3,33 euro. La controllata del Cane a sei zampe ha diffuso nel pomeriggio una nota, in cui ha spiegato che la ‘Robin Tax’ peserà sul bilancio per circa 150 milioni di euro ma senza intaccare la politica dei dividenti. Nel comparto, bene Eni, che gira nel finale in positivo guadagnando uno 0,46% a 13,17 euro.
Il comparto bancario del Mib chiude invece in positivo. Salgono Banco Popolare (+2,27% a 1,26 euro), Banca Montepaschi (+4,19% a 0,48 euro), Popolare Milano (+3,91% a 1,621 punti), Intesa Sanpaolo (+3,61% a 1,292 euro) e Ubi Banca (+3,09% a 2,8 euro). Non segue la tendenza Unicredit. Piazza Cordusio cede lo 0,66% a 1,049 euro. La scorsa settimana la Bce ha acquistato bond italiani e spagnoli per 22 miliardi di euro, un quota record. Oggi il differenziale Btp-Bund si è mantenuto pressoché stabile, intorno ai 270 punti basi, con una limatura nel pomeriggio. Alla chiusura dei mercati europei il rendimento dei Btp italiani è sceso sotto il 5%, al 4,96%, portando lo spread a 264 punti base.
Tra gli altri titoli del paniere principale, si segnalano in negativo Mediobanca (+3,76%), Impregilo (+2,31%) e FonSai (+2,42%). In affanno Azimut (-1,86%) e la galassia Agnelli, con Fiat (-4,26%), Industrial (-3,6%) e la controllante Exor (-1,35%).
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