Economist: Italia ed euro su orlo precipizio

Economist: Italia ed euro su orlo precipizio

Torino, 14 lug. (LaPresse) – L’euro è “sull’orlo del precipizio” e l’Italia ha le sue responsabilità. Lo sostiene l’Economist, che dedica la sua copertina alla crisi della moneta unica. La grafica rappresenta un Belpaese pronto a essere schiacciato da una moneta da un euro, che sta per precipitargli sopra. “Inghiottendo l’Italia, la crisi dell’euro è entrata in nuova fase pericolosa, che mette a repentaglio la stessa moneta unica”, scrive nell’editoriale l’autorevole giornale britannico. A mettere a rischio l’euro sarebbero “la politica italiana, la lite sulle nuove misure di austerity tra il premier, Silvio Berlusconi, e il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, contro il quale – agiunge ancora l’Economist – si è scagliato con insulti da cortile”. Il giornale economico torna sui “timori sul debole tasso di crescita italiano”, evidenziati già da organizzazioni internazionali come l’Fmi, un problema che giustifica “le preoccupazioni degli investitori sulla capacità del governo italiano di sopportare il suo debito enorme”.

L’Economist avanza le sue proposte per l’Italia: “approvare il bilancio rapidamente e anche chiudere con le riforme strutturali che sono da tempo necessarie”, è il primo passo da fare. E non serve solo “austerity sul fisco, ma anche far crescere l’economia” italiana. Dagli altri Paesi dell’Ue a 17, che adottano l’euro, Roma potrebbe ricevere “un aiuto a breve termine”. Una soluzione indicata è quella dell’acquisto di bond italiani da parte della Bce, soluzione “non facile politicamente perché il prossimo capo della Banca centrale europea sarà Mario Draghi”, o ampliare permettera al fondo salva-Stati di emettere gli Eurobond, un vecchio pallino proprio di Tremonti. Ma sarebbe “un’accelerazione politicamente sproporzionata, in particolare per la cancelliera tedesca Angela Merkel – speiga ancora l’Economist – perché si è fermamente opposta a ogni soluzione che possa prevedere trasferimenti senza limiti agli irresponsabili Paesi del Sud”. Secondo l’Economist, “se l’Italia pagherà a lungo alti tassi interesse” sulle obbligazioni “il suo debito entrerà in un vortice incontrollato”.

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