L'autrice 53enne è la prima scrittrice asiatica a conquistare il prestigioso premio
La scrittrice sudcoreana Han Kang ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura 2024. L’autrice è stata premiata, recita la motivazione dell’Accademia svedese, per “la sua intensa prosa poetica che affronta traumi storici ed espone la fragilità della vita umana”.
L’Accademia svedese: “Han Kang innovatrice della prosa contemporanea”
Il presidente del comitato Anders Olsson ha elogiato “l’empatia fisica di Han per le vite vulnerabili, spesso femminili” dei suoi personaggi. “Ha una consapevolezza unica delle connessioni tra corpo e anima, i vivi e i morti e, in uno stile poetico e sperimentale, è diventata un’innovatrice nella prosa contemporanea”, ha affermato Olsson. Anna-Karin Palm, membro del comitato per la letteratura, ha dichiarato che Han si esprime con “un’intensa prosa lirica che è sia tenera che brutale, e talvolta anche leggermente surrealista”.
Han prima scrittrice asiatica a vincere Nobel per la Letteratura
Han è la prima donna asiatica e la prima scrittrice sudcoreana a vedersi aggiudicato il premio Nobel per la letteratura. Inoltre, è il secondo rappresentante del suo paese a vincere un premio Nobel: all’ex presidente Kim Dae-jung era stato assegnato il premio per la pace nel 2000 per i suoi sforzi nel ripristinare la democrazia in Corea del Sud durante il precedente governo militare del paese e migliorare le relazioni con la Corea del Nord.
La vittoria del Nobel di Han riflette la crescente influenza globale della cultura sudcoreana, che negli ultimi anni ha incluso il successo di film come ‘Parasite’ del regista Bong Joon-ho, vincitore dell’Oscar, la serie di Netflix ‘Squid Game’ e la fama mondiale di gruppi K-pop come Bts e Blackpink.
Han Kang, la carriera e gli altri premi
Han, 53 anni, ha vinto l’International Booker Prize nel 2016 per il romanzo ‘La vegetariana’. Al centro dell’opera, pubblicata in Italia da Adelphi, la storia di una donna che smette di mangiare carne: un gesto che porta conseguenze devastanti. Al momento del riconoscimento, Han ha detto che scrivere romanzi “è un modo per pormi delle domande. Cerco solo di completare le mie domande attraverso il processo della mia scrittura e cerco di rimanere nelle domande, a volte dolorose, a volte impegnative”. Con ‘La vegetariana’, ha detto, “volevo interrogarmi sull’essere umano e descrivere una donna che disperatamente non voleva più appartenere alla razza umana”.
Il suo romanzo ‘Atti umani’ è stato finalista dell’International Booker Prize nel 2018. Han ha debuttato come autrice di poesie nel 1993. La sua prima raccolta di racconti è stata pubblicata l’anno successivo e il suo primo romanzo, ‘Black Deer’, nel 1998. Le opere tradotte in inglese includono “La vegetariana”, ‘Greek Lessons’, ‘Atti umani’ e ‘The White Book’, un romanzo poetico che attinge alla morte della sorella maggiore di Han poco dopo la nascita.
Il suo romanzo più recente, ‘We Do Not Part’, dovrebbe essere pubblicato in inglese l’anno prossimo. Olsson, presidente del comitato, ha definito ‘Atti umani’ un’opera di “letteratura di testimonianza”. Si basa sull’uccisione nella vita reale di manifestanti pro-democrazia nella città natale di Han, Gwangju, nel 1980. I sei giorni di annunci del Nobel si sono aperti lunedì. Il premio Nobel per la pace sarà annunciato venerdì e quello per l’economia lunedì 14 ottobre. Il riconoscimento prevede un premio in denaro di 11 milioni di corone svedesi (1 milione di dollari) da un lascito lasciato dal creatore del premio, l’inventore svedese Alfred Nobel. I vincitori sono invitati a ricevere i loro premi durante la cerimonia del 10 dicembre, anniversario della morte di Nobel.
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