La precedente opera di aleXsandro Palombo con Marge che si taglia i capelli era stata cancellata

Nuova incursione di aleXsandro Palombo. Questa mattina davanti al Consolato Generale della Repubblica Islamica dell’Iran a Milano è riapparsa Marge Simpson nella nuova opera intitolata ‘The Cut 2’. La precedente, che ha fatto il giro del mondo, realizzata per celebrare Mahsa Amini e il coraggio delle donne iraniane, era stata rimossa in meno di 24 ore. L’artista torna in azione e con il suo stile sovversivo risponde alla censura ripristinando l’opera con Marge Simpson che in questo caso svela un dettaglio in più, ha il volto arrabbiato e mostra il dito medio alzato.

La scelta di aleXsandro Palombo nel rappresentare Marge Simpson è mirata: dal 2012 il governo dell’Iran ha vietato la commercializzazione e diffusione dei Simpson perché secondo il regime “corrodono la morale della gioventù iraniana”. La rimozione dell’opera avvenuta negli scorsi giorni davanti al consolato dell’Iran a Milano ha sollevato indignazione e spinto migliaia di giovani iraniani in tutto il mondo a condividerla come manifesto di resistenza e libertà.

La sua rimozione ha inoltre innescato accese discussioni online e offline, un’importante riflessione sul pericolo della censura e di quanto il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione sia un grande valore da preservare, affinché non possa essere messo in discussione anche in paesi liberi e democratici.

“Mantenere viva l’attenzione su questo drammatico evento è di vitale importanza perché è l’unico modo che abbiamo per sostenere con forza i giovani iraniani. La loro libertà è la nostra libertà”, ha dichiarato aleXsandro Palombo.

Sono state tantissime le personalità internazionali che sui loro profili social hanno sostenuto l’opera di Palombo, da Carolyn Omine, scrittrice Tv ed Executive Producer dei Simpson con cui ha vinto quattro Emmy Awards a Ian Bremmer uno dei più autorevoli politologi americani a livello internazionale fino a Nathaniel Gleicher il capo della politica di sicurezza di Meta.

Non è la prima volta che l’artista ritrae Marge Simpson nelle sue opere. Mentre nel cartoon originale incarna il ruolo della casalinga disperata, nel 2013 l’artista ha voluto scardinare questa immagine stereotipata e lanciare un messaggio di emancipazione trasformandola in un’icona di stile. In esclusiva su Vogue UK ha presentato la serie ‘Style Icon Marge Simpson’, i momenti più iconici della storia del costume e della moda, dai celebri scatti di Helmut Newton a quelli di Avedon e nel 2019 una delle opere più popolari ‘Marge Simpson in Mondrian’ è entrata a far parte della mostra ‘The Mondrian Revolution’ al museo Yves Saint Laurent di Parigi.

 
 
 
 
 
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