Sono tutti esponenti di Casapound e Forza Nuova. Indagati anche 16 tra antagonisti e militanti dei movimenti per la casa per il corteo non autorizzato dell'8 maggio a Casal Bruciato

Sono 65 i militanti di estrema destra, tutti appartenenti a Casapound e Forza Nuova, indagati dalla procura di Roma per i disordini scoppiati in due quartieri della periferia est romana dopo il trasferimento di alcune famiglie rom.

A Torre Maura, per i disordini del 2 aprile scorso, 41 persone rispondono, a vario titolo, di istigazione all'odio razziale, violenza privata, minacce, adunata sediziosa, apologia di fascismo e rapina in riferimento al pane destinato alle famiglie rom preso e calpestato durante le proteste. Per le proteste tra il 6 e l'8 maggio maggio a Casal Bruciato, a seguito dell'assegnazione ad una famiglia rom di una casa popolare in Via Sebastiano Satta, 24 militanti sono invece sotto indagine accusati, sempre a vario titolo, di istigazione all'odio razziale, violenza privata, adunata sediziosa, apologia di fascismo e minacce, aggravate dall'odio razziale in riferimento all'uomo che gridò "Ti  stupro" alla donna assegnataria dell'appartamento.

Nell'indagine di digos e carabinieri, coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Caporale e dal pm Eugenio Albamonte, sono indagati anche 16 tra antagonisti e militanti dei movimenti per la casa per il corteo non autorizzato dell'8 maggio a Casal Bruciato.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: