LaPresse e upday presentano gli eventi da non perdere di venerdì 10 maggio 2019

Dazi Usa-Cina – Comincia la giornata decisiva per la vicenda dei dazi tra Stati Uniti e Cina. Dopo schermaglie tattiche e minacce anche piuttosto serie che hanno terrorizzato i mercati mondiali, le due delegazioni hanno ripreso le trattativa. Da una parte c'è il vicepresidente Liu He e, dall'altra, il segretario al Tesoro, Steven Mnuchin e il responsabile del commercio, Robert Lightzier. Se nelle prossime ore non arriverà un'intesa, già oggi l'amministrazione Trump introdurrà nuovi dazi tra il 10 e il 25% su prodotti per un valore totale di circa 300 miliardi di dollari all'anno. L'accordo è un testo di 150 pagine che riguarda il riequilibrio della bilancia commerciale (i cinesi sono disponibili ad acquistare merci per 1.200 miliardi in sei anni a questo scopo) e contiene sei memorandum su: agricoltura, barriere non tariffarie, proprietà intellettuale, servizi finanziari, trasferimento di tecnologie e stabilizzazione valutaria. I due punti sui quali i cinesi sono irremovibili riguardano la tutela delle proprietà intellettuale e gli aiuti pubblici alle imprese cinesi. L'ultimo tweet di Trump, però, suonava ottimistico: "L'accordo rimane possibile".

Cannabis light – La questione della cannabis light divide la maggioranza. Negli ultimi due giorni, il ministro degli Interni ha puntato il dito contro i negozi (ormai migliaia in Italia) che propongono la "cannabis light" quella che, per legge si può vendere perché ha un contenuto di Thc (tetraidrocannabinolo) inferiore allo 0,6%. Salvini ha detto che "con me lo Stato spacciatore non passerà mai" e ha annunciato una direttiva per "chiudere a uno a uno" tutti i negozi che vendono cannabis light per uso ricreativo. La direttiva poi è uscita ma contiene indicazioni su maggiori controlli sugli shop, sui livelli di Thc, la vendita di infiorescenze ecc. Il questore di Macerata ha chiuso tre negozi ma pare che nella cannabis venduta ci fosse troppo Thc. Poi Conte ha fatto sapere che la questione della cannabis light "non è all'ordine del giorno del governo". Oggi e nei prossimi giorni si capirà se Salvini vuol davvero chiudere tutti gli shop o se si è trattato di una minaccia destinata soprattutto a fermare la proposta di liberalizzazione della cannabis con la possibilità di coltivare fino a tre piantine per uso personale e detenere quantitativi fino a 15 grammi in casa (e fino a 5 fuori).

Porti aperti o chiusi – Dopo il caso Siri e la cannabis light, torna un altro argomento di tensione per il governo Conte. E' quello dei migranti sul quale, finora, ha prevalso (non senza distinguo) la linea di Salvini dei "porti chiusi". Ma ieri, a tarda sera il premier ha fatto annunciare dalla Presidenza del Consiglio che "I 36 migranti che erano a bordo di una imbarcazione che stava per affondare, sono stati messi in salvo dal personale della nostra Marina militare… La nave Stromboli viaggia adesso verso il porto militare di Augusta, dove i migranti verranno fatti sbarcare". Proprio nel pomeriggio, in un comizio nelle Marche, Salvini aveva detto: "Una nave della Marina militare ha raccolto 40 immigrati in acque libiche. Io porti non ne do. Perché in acque libiche dove lavora la Guardia Costiera Libica? O si lavora tutti nella stessa direzione o non può essere che il ministro dell'interno chiude i poti e qualcun altro raccoglie i migranti e li riapre. Ci sono alcune cose da chiarire". Probabile che oggi se ne discuta.

Giornata mondiale contro il lupus – Il 10 maggio è la giornata mondiale contro il lupus, la malattia autoimmune che colpisce le donne in misura nove volte superiore agli uomini. In questa malattia sistemica di cui non si conoscono le cause il sistema immunitario comincia a produrre autoanticorpi che, invece di proteggere il corpo da virus, batteri e agenti estranei, aggrediscono cellule e componenti del corpo stesso, causando infiammazione e danni ai tessuti. Vengono colpiti di solito il cuore, la pelle, i polmoni, l'endotelio vascolare, fegato, reni e il sistema nervoso. Per il lupus esistono trattamenti che consentono di tenere sotto controllo la malattia ma non farmaci risolutivo. La giornata mondiale ha proprio il senso di sensibilizzare l'opinione pubblica per sostenere la ricerca e avvicinarsi a una soluzione.

Formula 1 in Spagna – Comincia in Spagna, sul circuito del Montmelò a 20 chilometri da Barcellona, il quinto week end di Formula 1. La Ferrari è con le spalle al muto dopo quattro doppiette (Australia, Barhain, Cina, Azrbaigian) della Mercedes. In testa alla classifica c'è Bottas seguito da Hamilton,  Vettel, Verstappen e Leclerc. Le "rosse" sono indietro di 35 e 40 punti. La prima vittoria dell'anno è sempre più impellente. Sul circuito catalano (4,65 km con 16 curve, da ripetere 65 volte) l'anno scorso ha vinto Hamilton (solo quarto Vettel), la Ferrari si presenta con una nuova "power unit" e un pacchetto di novità anticipando di due gare gli aggiornamenti della FS90 previsti per il Gp del Canada. L'intento è di essere più veloci (al Montmelò c'è un rettilineo lunghissimo dove la velocità paga) per portare a casa la pole e provare a vincere prima che sia troppo tardi.

 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata