LaPresse e upday presentano gli eventi da non perdere di martedì 5 marzo 2019

Tav – Vertice di governo, questa mattina alle 10 (Palazzo Chigi) sulla Tav. Ci saranno, il premier Conte, i due vice Salvini e Di Maio e il ministro dei Trasporti Toninelli. Sul tavolo il dossier dell'Alta velocità Torino-Lione con il suo carico di tensioni e divisioni. Le strade possibili? Tirarla alle lunghe fino al voto di maggio? Difficile perché la Ue vuole un sì o un no entro l'11 marzo. Altrimenti si perdono i soldi. La cosa potrebbe andar bene ai M5S ma non alla Lega che, insieme ai soldi, perderebbe la faccia con i suoi elettori. D'altra parte, qualunque soluzione che suoni anche minimamente positiva (dalla miniTav in avanti) suonerebbe come una pesante sconfitta per Toninelli e i fautori dell'analisi costi-benefici, ee per il Movimento. Una strada possibile? Far partire i bandi con l'idea che possono essere fermati in qualunque momento nei prossimi sei mesi. Ma ai "No Tav" suonerebbe come un cedimento e i "Sì Tav" vorrebbero garanzie. Comunque la giri, la Tav è difficile da maneggiare.

Pil – Questa mattina intorno alle 10, l'Istat fornirà il dato definitivo del Pil del quarto trimestre 2018. Il dato di fine gennaio parlava di un aumento tendenziale dello 0,1% (cioé il Pil è salito dello 0,1 per cento) ma stimava che il Pil del quarto trimestre 2018 fosse diminuito dello 0,2% rispetto al terzo trimestre. Un dato che significa recessione tecnica e mette a rischio le ottimistiche previsioni per il 2019. A gennaio Bankitalia e Fmi hanno detto che nel 2019 il Pil italiano potrebbe crescere solo dello 0,6%. Di per sé, come dice spesso il leghista Borghi, sono solo decimali. Il fatto è che la manovra del governo gialloverde si basava su una tendenza espansiva dell'economia che non sembra possibile si verifichi sia per le difficoltà internazionali che per i nostri problemi interni. Il rischio è che ci voglia una manovra pesante per correggere il tiro e che si vada verso il pesante aumento dell'Iva previsto nelle clausole di salvaguardia.

Carnevale a Rio – A Rio de Janeiro è pieno carnevale: magia e protesta politica in un sambodromo davanti a 72mila spettatori. All'opera 7 scuole di samba sulle 14 che competono per il prestigioso titolo di campione dell'anno. Le sfilate si svolgono sul famoso viale davanti alle scuole. Come ogni anno, i brasiliani dimenticano temporaneamente la crisi economica e i disoccupati, le violenze endemiche e le disuguaglianze del loro paese. E si arrendono al grande rito del carnevale. Una sorta di maxi catarsi per esprimere la gioia, i sogni e le sofferenze dell'anima brasiliana. "Questo è un altro modo di piangere e di protestare: siamo vivi!". Ed è il primo carnevale nell'era del presidente di estrema destra Jair Bolsonaro. Nel mirino dell'attuale governo ci sono le minoranze. E al carnevale carioca non mancano carri irriverenti e provocatori a difesa dei diritti di donne, omosessuali, neri e indios. Dal sambodromo, a Bolsonaro arriverà un messaggio che chiede tolleranza.

Giornata delle aurore boreali – Oggi è la giornata del meteo spaziale e l'Esa (Agenzia Spaziale Europea) la dedica alle aurore boreali perché “ci ricordano che viviamo sotto una stella attiva”. A Troms, in Norvegia, è stato organizzato un evento in cui sarà possibile osservare il fenomeno tra i più belli e spettacolari che la Terra ci offre e che si verifica quando le particelle emesse dal Sole si scontrano con l'atmosfera terrestre dando vita ai meravigliosi "nastri" di luce. Ma l'Esa vuole anche ricordarci che il Sole, come stella attiva provoca tempeste geomagnetiche che possono causare problemi enormi disturbando le comunicazioni radio, danneggiando i satelliti per il Gps e mandando in tilt le centrali elettriche. Per questo, studiare e prevedere le tempeste magnetiche è molto importante. L'Esa lo farà anche attraverso la missione europea Lagrange con l'omonimo satellite che monitorerà l'attività del sole.

 

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