LaPresse e upday presentano gli eventi da non perdere di martedì 23 aprile 2019

Consiglio dei ministri – Si riunisce nel pomeriggio, il Consiglio dei ministri. Finalmente dovrebbe essere approvato il "decreto crescita" che aveva ricevuto un "sì salvo intese" nelle scorse settimane. Dentro, adesso, ci sono diversi provvedimenti dal "superammortamento" (30%) per imprese e professionisti per l'acquisto di beni strumentali nuovi e la deducibilità Imu sui capannoni. Ma tutti gli occhi sono puntati sul "Salva Roma", il provvedimento che permette di chiudere l'annosa questione del debito della Capitale (12 miliardi) grazie a un accordo con la banche garantito dallo Stato e spalmato su più anni. Ma la Lega non vuole votarlo: "Nessuna norma salva Raggi. Non esistono Comuni di serie A e serie B. O si aiutano tutti i Comuni e i sindaci in difficoltà o nessuno". Una mediazione potrebbe essere che la norma venga poi modificata in aula introducendo la possibilità di intervenire anche per altri comuni in grande sofferenza: Pescara, Savona, Catania, Caserta e Rieti. A ieri sera, però, la mediazione sembrava in alto mare e la Lega insisteva sul "no" definendolo il "SalvaRaggi".

Siri di dimette? – La questione del "Salva Roma" sembra direttamente collegata a quella della dimissioni del sottosegretario ai Trasporti, il leghista Armando Siri, indagato dalla magistratura siciliana per una storia di mazzette sull'eolico in cui sono coinvolti personaggi in odore di mafia. Da giorni, sul tema, M5S e Lega litigano ferocemente. Di Maio ha chiesto le dimissioni ("deve sospendersi") di Siri e Salvini garantisce per il leghista genovese e dice che non c'è motivo che lascia il suo posto. Intanto, il ministro dei Trasporti Totinelli gli ha tolto le deleghe. Ma una decisione spetta a Conte che, ancora una volta, è parso propendere per la soluzione proposta dal M5S: viene sospeso e, appena si dimostra che non c'entra, torna in carica. La Lega usa la questione del "Salva Roma" per fare pressione sul M5S e viceversa. Nei prossimi giorni Siri verrà sentito dai magistrati e si dovrebbe capire meglio la gravità della sua posizione. Ma è probabile che Conte debba decidere prima.  

Trump contro l'Iran – Gli Stati Uniti hanno deciso di aumentare le "pressioni" per piegare l'Iran, nemico numero uno di Washington nel Medioriente, annunciando sanzioni contro tutti i Paesi che continueranno ad acquistare petrolio iraniano, rischiando così tensioni diplomatiche anche con Paesi alleati. Il presidente Donald Trump ha infatti deciso di non rinnovare, alla loro scadenza all'inizio di maggio, le esenzioni per l'import. Lo ha annunciato la Casa bianca, spiegando che la decisione "mira ad azzerare l'export di petrolio iraniano, negando al regime la sua principale fonte di entrate". Tra gli otto Paesi cui erano state concesse le esenzioni c'è anche l'Italia. Gli altri sono: Cina, India, Turchia, Giappone, Corea del Sud, Taiwan e Grecia.  La misura, che ha causato un forte aumento dei prezzi del petrolio, sarà dura per Pechino, impegnata in negoziati commerciali complessi con l'amministrazione Trump, e per Nuova Delhi, alleato strategico degli Stati Uniti e il terzo più grande importatore di petrolio, circa un decimo del quale proviene dall'Iran. Tutti i Paesi coinvolti stanno protestando e chiedendo a Trump di ripensarci. Oggi, i mercati, diranno qualcosa.

Torna il maltempo – Piogge anche torrenziali, vento e freddo oggi un po' su tutta Italia con particolare riferimento al Centro-Sud. Ier se ne sono avute le avvisaglie in Sicilia e Sardegna con il mare agitato e una vittima (uno skipper francese) che si è rovesciato con la sua barca subito al largo di Porto Corallo, vicino a Cagliari. Temporali sono previsti in Puglia, Basilicata, Campania, Molise e Abruzzo. ma, in poche ore, il maltempo colpirà anche il Centro: temporali e grandine saranno possibili sul Lazio, anche a Roma, e, poi sulla Toscana e la Marche. Non si hanno notizie di particolari livelli di allarme nelle regioni interessate. Ma la situazione potrebbe peggiorare in giornata.

Giornata mondiale del libro e del diritti d'autore – Si celebra oggi la giornata  mondiale del libro e del diritto d'autore istituita dall'Unesco nel 1995 su proposta di Australia, Russia e Spagna. La data venne scelta perché il 23 aprile ricorre la morte di tre grandi scrittori, l'inglese William Shakespeare (1564-1616), lo spagnolo Miguel Cervantes (1547-1616) e il peruviano Inca Garcilaso de la Vega (1539-1616). Nell'era moderna, secondo un calcolo elaborato da Google, sono stati scritti e editati 129 milioni e 864.880 libri. Per chiarire l'importanza della stampa a caratteri mobili (che, allo stato, ha cambiato il mondo più di quanto abbia fatto, finora, Internet) è stato calcolato che nel 1507, anno in cui lo stampatore veneziano Aldo Manuzio stampò la Bibbia, l'umanità intera ricevette sette volte l'intera quantità di informazioni che aveva ricevuto nei millenni precedenti. Nel mondo,  escono circa 2,2 milioni di libri all'anno. In Italia, ci sono 1.500 editori che stampano circa 62mila titoli. Il nostro Paese è undicesimo al mondo in una classifica guidata dalla Cina (440mila titoli) seguita da Usa (304 mila), Uk (184mila), Giappone (139mila), Russia (101 mila), Germania (93 mila).

 

 

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