Iniziata l'evacuazione di 320 migranti in una struttura tra le migliori d'Italia per il lavoro d'integrazione avviato. Il sindaco dichiara per i migranti lo stato di "protezione civile". Duri commenti del Pd: "Ecco i frutti del decreto Salvini"

Un vero e proprio blitz: due giorni appena di preavviso e, questa mattina, è iniziato lo sgombero dei 320 migranti del Cara di Castelnuovo di Porto, subito a Nord di Roma, il secondo per dimensioni dopo quello di Mineo in Sicilia. È l'effetto del decreto sicurezza del ministro Salvini, quello che avevano denunciato i sindaci di Palermo e Napoli, Leoluca Orlando e Luigi De Magistris. I primi trenta titolari di protezione umanitaria (ce n'erano 150) sono già stati portati via in autobus, altri verranno evacuati nei prossimi giorni, altri ancora, questa mattina, erano già fuori e cercavano sbigottiti un passaggio per Roma. Eppure, nel Cara alle porte di Roma, era in piedi un importante lavoro di integrazione, proprio quello che il decreto costringe a interrompere cancellando i permessi di soggiorno provvisori e gettando queste persone per la strada, senza protezione, senza copertura legale, facile preda della criminalità.

Il sindaco Riccardo Travaglini, ha fatto quello che ha potuto e ha emesso una ordinanza di protezione civile (come fossero terremotati) per dare a queste persone un minimo di sostegno. Ma, al di là di questo, non c'è altro se non tornare a essere fantasmi della migrazione. Travaglini ha anche protestato per i posti di lavoro (107 persone tra operatori sociali, di cucina, inservienti, educatori ecc.) che andranno perduti. Dura la reazione del Pd del Lazio: "La grave situazione che si sta vivendo a Castelnuovo di Porto e legata al Cara sulla Tiberina è la classica conseguenza di quel Dl Sicurezza promosso da Salvini e dal suo Governo gialloverde. La chiusura del secondo centro di accoglienza italiano è un atto irresponsabile che cancella in un attimo l'ottimo lavoro svolto negli anni anche dalla stessa Amministrazione Comunale che si è adoperata per una sana accoglienza e una concreta ed esemplare integrazione".

Lo sfogo di Salvini su Facebook – Pronta è arrivata la replica del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che si è sfogato su Facebook: "Hanno detto che a Castelnuovo di Porto abbiamo 'deportato' bambini e donne. Sono palle, anzi, balle spaziali". "A Castelnuovo di Porto c'era un grande centro di accoglienza per immigrati, che in passato ha accolto più di 1.000 persone. Il palazzo era di proprietà dell'Inail, lo Stato pagava 1 milione l'anno di affitto, più altri 5 per l'accoglienza". E ancora: "Mi date del nazista? Fate un torto a chi le violenze naziste le ha vissute sulla propria pelle, vergognatevi. sciacquatevi la bocca".

"Nel frattempo – continua il leader della Lega – si è ridotto il numero di sbarchi, salvato vite, e questo lo dico ai fenomeni delle ong complici. Così siamo arrivati a fare una scelta: se rinnovare il contratto di affitto, oppure liberare altre strutture nel Lazio. Questo è il ragionamento che fa un buon ministro, chiudere una struttura sovradimensionata, risparmiando i 6 milioni di affitto e gestione annua, andando a coprire gli spazi aperti in altre strutture". Ma per questo "apriti cielo – sottolinea -. Hanno detto che 'Salvini deporta i bambini'. Palle, anzi balle spaziali. Gli ospiti saranno trasferiti con gentilezza in altre strutture, ma visto che sei qui a chiedere asilo politico, non puoi scegliere se andare a Cortina, però ti garantiamo vitto, alloggio e analisi della tua domanda di asilo politico".

E rivolgendosi a chi lucrerebbe sull'immigrazione, il vicepremier dice: "Capisco che qualcuno si sta agitando perché perde un bel business da 6 milioni di euro. Ma la pacchia è finita". "Spero – continua – che questi preti che mi vogliono mandare all'inferno, aprano il portafogli e diano una mano", chiarendo che "i minorenni non possono essere espulsi, perché i bambini non si toccano. Questo non è stato cambiato in nessun decreto", ma, conclude, "il governo e questo ministro non arricchiranno più mafiosi e scafisti, mettetevelo in testa".

Minnucci –  "Una deportazione in piena regola – dice il consigliere regionale laziale del Pd, Emiliano Minnucci –  promossa da un Ministro sconsiderato che tenta di gestire il tema della sicurezza attraverso il pressapochismo e la propaganda. Oltre a buttare alle ortiche anni di lavoro, di progetti, di collaborazioni e di impegno, il DL Insicurezza del milite meneghino calpesta la dignità dei rifugiati e manda sul lastrico 107 lavoratori del centro. Il tutto, poi, senza un serio e imprescindibile confronto con gli amministratori locali dei territorio che avevano e hanno tutto il diritto di affrontare in prima persona un tema così importante come quello dell'accoglienza e dell'integrazione. Soprattutto come nel caso di Castelnuovo di Porto che, per i risultati raggiunti in questi anni, rappresentava un vero e proprio fiore all'occhiello. Piena solidarietà al Sindaco Travaglini".

Orfini – "Quello che sta accadendo a Castelnuovo di porto non ha nulla a che fare con la sicurezza e con la legalità. È una vera e propria deportazione che dimostra quanto le norme volute da questo governo siano disumane e razziste". Lo scrive su Twitter il deputato e presidente uscente del Pd, Matteo Orfini

Gruppo Pd al Comiune di Roma – "E' vergognoso!. Sull'Italia e su Roma cala l'ombra sinistra delle deportazioni con tanto di separazione di uomini donne e bambini. Lo sgombero disumano del centro di accoglienza contravviene all'elementare rispetto della dignità umana. Un blitz ad effetto, ad uso e consumo della propaganda di Salvini con la complicità del M5S". Cosi' in una nota il gruppo del Partito Democratico capitolino. "È l'esito nefasto del decreto Salvini sulla sicurezza. Dove verranno portate le 320 persone sgomberate non è dato sapere".

 

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