Migliaia di persone sono attese oggi, venerdì 3 ottobre, nelle piazze di tante città, da Nord a Sud, in occasione dello sciopero generale. La Cgil e altre sigle sindacali rivendicano la protesta mentre la Commissione di Garanzia ritiene che non sia stato rispettato “l’obbligo di preavviso” di dieci giorni previsto dalla legge 146 del 12 giugno 1990. Tutta Italia, intanto, non si ferma e continua a manifestare in solidarietà con il popolo palestinese e con la Global Sumud Flotilla, abbordata dalle forze israeliane a poche miglia dalla costa di Gaza. Nella serata di giovedì diversi cortei hanno invaso le strade di Roma, Milano, Bologna, Torino, Firenze, Napoli.

“Lo sciopero di oggi è illegittimo non perché non lo vuole Salvini ma perché la Commissione tecnica di garanzia, quindi un organismo tecnico formato da giuristi e professionisti, lo ha dichiarato illegittimo perché uno sciopero generale lo devi preavvisare con 10 giorni di anticipo, questi hanno preavvisato con due giorni. Quindi chi oggi sciopera sa che va contro la norma, va contro la legge, e rischia sanzioni personali, sia come scioperanti singoli che come associazioni sindacali”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, a ‘Mattino Cinque’.
“Come Lega proponiamo una revisione della legge che riguarda lo sciopero per aggiornare tempi e modi, ma anche per chiedere pesanti sanzioni a chi sciopera illegalmente perché oggi solo sui treni rimarranno a piedi un milione di italiani – ha aggiunto il segretario del Carroccio -. Ieri notte hanno imbrattato i monumenti in Piazza Duomo, chi paga? Ieri hanno danneggiato la stazione di Bologna, chi paga? Ci sono stati scontri a Torino e ad Alessandria, chi paga? Ecco, conto che la proposta che sto portando avanti di far pagare una cauzione a chi organizza queste manifestazioni in caso di danni venga approvata da tutto il Parlamento perché non possono essere gli italiani che sono a casa a pagare per i danni fatti da alcuni delinquenti”.
“Le sanzioni – ha quindi precisato Salvini – devono essere proporzionate al danno fatto. Se oggi chi sciopera illegalmente crea un danno di miliardi di euro al sistema Italia, alle imprese, ai lavoratori, ecco la sanzione deve essere equiparata al danno che crei. Chi restituisce la giornata di lavoro al milione di italiani che oggi non potranno prendere il treno per uno sciopero dichiarato illegittimo? Ecco, lo organizza Landini? E lo paghi Landini”.
In migliaia sono scesi in piazza stamattina a Trento, raccogliendo l’invito di Cgil, Usb e associazioni studentesche che hanno aderito allo sciopero a sostegno della “Flotilla, missione umanitaria internazionale che ha lo scopo di portare cibo e farmaci alla popolazione di Gaza, fermata dalle forze militari israeliane in acque internazionali”. Striscioni con scritto ‘Free Palestina’, ‘Blocchiamo tutto’ e ‘UniTn e governo Meloni complici del genocidicio’, e slogan: il corteo, con forte partecipazione degli studenti, attraverserà tutto il centro città. Forze dell’ordine mobilitate ma al momento non si registrano tensioni.
Partita a Firenze la manifestazione in occasione dello sciopero generale indetto da sindacati di base e Cgil in solidarietà con il popolo palestinese e la Global Sumud Flotilla. In testa al corteo, che procederà verso piazza delle cure per poi raggiungere la zona dello stadio Artemio Franchi, lo striscione con scritto “Fermiamo il sionismo con la Resistenza”. Moltissimi gli studenti che intonano slogan per la Palestina e “Bella Ciao”. Alla manifestazione hanno aderito anche il Pd Toscana e Alleanza Verdi Sinistra. Presente anche il governatore della Toscana Eugenio Giani.
“Questa è l’Italia viva, che ancora oggi esprime un positivo sentimento di indignazione. Giorgia Meloni vorrebbe gli italiani solo davanti alla televisione per ascoltare la sua propaganda, invece c’è un’Italia che si indigna di fronte all’orrore e alla morte e che dice: Basta!” Così Angelo Bonelli, Avs, dalla manifestazione a Roma in occasione dello sciopero generale dei lavoratori in solidarietà a Global Sumud Flotilla.
“È giusto indignarsi davanti a Salvini che vorrebbe eliminare il diritto di sciopero – prosegue -. Noi rivendichiamo il diritto di scendere in piazza perché dobbiamo schierarci dalla parte giusta della storia, non possiamo essere complici”.
“Diciamo grazie agli attivisti della Flotilla che sono stati insultati e dileggiati, non solo dalle autorità israeliane ma anche dal governo italiano che li ha definiti irresponsabili”. “Chiediamo l’apertura di corridoi umanitari permanenti e sanzioni per Israele, vogliamo il riconoscimento dello Stato di Palestina e il ritiro dai territori illegalmente occupati dai coloni in Cisgiordania e vogliamo che la Corte penale internazionale possa arrivare a processare i criminali di guerra come Netanyahu”.

“Andrò a prendere Benedetta Scuderi (eurodeputata Avs ndr) all’aeroporto, ma il nostro cuore e la nostra rabbia restano a Gaza, non possiamo abbandonare quelle persone che hanno visto in quella Flotilla un barlume di speranza”. Così Angelo Bonelli, Avs, dalla manifestazione a Roma in occasione dello sciopero generale dei lavoratori in solidarietà a Global Sumud Flotilla.
Si prepara a partire il corteo organizzato a Napoli per lo sciopero proclamato da Cgil e Usb. Sono due i punti di concentramento in piazza Garibaldi, il primo nei pressi dell’uscita della metropolitana dove si riuniscono i sindacalisti e attivisti Cgil, il secondo a ridosso di piazza Mancini dove si riuniscono Usb e gli attivisti che ieri pomeriggio hanno tenuto un corteo culminato in tensioni con le forze dell’ordine all’imbocco del porto commerciale. Alcuni attivisti hanno mostrato dei cartelli con le foto delle ferite riportate negli scontri. Il corteo, che dovrebbe essere unico, passerà per corso Umberto I per concludersi in piazza del Plebiscito.
“Si scende in piazza perché finalmente oggi c’è uno sciopero generale indetto dalla maggior parte dei sindacati, dalla Cgil, dalla Usb e da tutti i sindacati minori, per protestare e mobilitarsi a seguito della missione della Global Sumud Flotilla. Per noi è estremamente importante il fatto che tutti si siano mobilitati e che cerchino di fare pressione sul governo perché le cose in Palestina cambino”. Lo ha detto a LaPresse Giorgina Levi, portavoce del Global Movement Gaza Italia stamani in piazza a Roma.
“Oggi sarà una grande giornata. Roma già dalla mattina è tutta bloccata. Ci sono tantissimi sindacati, cittadine e cittadini che stanno preconvergendo nei loro presidi e ci vedremo tutti quanti a piazza dei Cinquecento intorno alle 11. Da lì bloccheremo il principale snodo ferroviario italiano, la stazione Termini dall’esterno, e questo creerà dei problemi a parte lo sciopero alla mobilità urbana, e da lì vedremo quale sarà il percorso che il corteo vorrà fare”.
ulla spedizione umanitaria della Flotilla ha aggiunto: “Noi abbiamo sempre navigato in acque internazionali, non abbiamo fatto nulla d’illegale. Il diritto è dalla nostra parte. Siamo semplicemente cittadine e cittadine che vogliono far sentire la loro voce in maniera assolutamente legale. Non ci sentiamo in nessuna maniera irresponsabili. Sono irresponsabili i governi che non fanno nulla per far cambiare le cose”.
Linee A e B della metropolitana regolari a Roma nella seconda frazione dello sciopero generale. Lo fa sapere Atac specificando che, invece, per lo svolgimento di una manifestazione, su disposizione delle Forze dell’ordine è stata chiusa la fermata metro ‘Termini’. Per quanto riguarda la linea C, invece, chiusa per attività programmate, non garantite sino alle ore 17 linee sostitutive MC-MC3. Prosegue, infine, il servizio sulla ferrotramvia Termini-Centocelle.
A Milano dopo le 8:45 restano aperte tutte le linee metropolitane dell’Atm. Manifestazioni e cortei stanno influenzando il servizio di tram e bus: diverse linee sono deviate, i treni di M2 saltano la fermata di Lambrate.
La manifestazione indetta dalla Cgil inizierà alle 9, ma a Livorno già da stamani diverse sigle sindacali e studentesche sono scese in piazza, rallentando il traffico di accesso al porto. Già da prima delle 7 si sono create lunghe file, in particolare nei pressi del ponte Genova. Due i cortei previsti a Livorno per la giornata di oggi: quello della Cgil dalla stazione centrale, e quello studentesco in partenza da piazza della Repubblica. Le sigle sindacali confermano l’adesione allo sciopero e che scenderanno in strada per manifestare la propria solidarietà agli equipaggi della Global Sumud Flotilla, fermati mercoledì 1 ottobre dalla marina israeliana a 70 miglia dalla striscia di Gaza.

“Ieri sera al termine del flash mob Cento ospedali per Gaza, un nostro collega medico dell’ospedale Spallanzani di Roma ha subito una grave aggressione. Esprimiamo la nostra più sentita vicinanza al collega e la più ferma condanna per l’atto vile e immotivato”. A denunciarlo è una nota della Funzione Pubblica CGIL di Roma Lazio.
“Il collega, mentre si recava alla propria auto, è stato assalito e brutalmente aggredito da tre individui. Gli aggressori hanno divelto la bandiera della Palestina delle mani dell’operatore sanitario per poi colpirlo al volto con un casco. Non è ancora chiara la matrice di questo atto vile e intimidatorio, ma non è difficile ricostruire un nesso causale tra la partecipazione all’iniziativa di solidarietà e denuncia da poco terminata e l’aggressione subita. Un attacco grave non solo contro un lavoratore, un sanitario che ogni giorno si dedica alla comunità, ma contro il diritto all’espressione, al dissenso, alla libertà di manifestare e alla solidarietà internazionale”.
“Quello che è successo ieri – continua la nota – non è tristemente un caso isolato, ma è piuttosto frutto di una campagna mediatica e politica di delegittimazione di tutte le iniziative che non vogliono far spegnare la luce sul genocidio in corso a Gaza e sull’ipocrisia del nostro Governo, come di molti altri governi europei e occidentali, pronto a tacciare gli attivisti e le attiviste della Global Sumud Flotilla di irresponsabilità, di disinteresse per i civili che sono nella striscia o di voler minare l’azione del Governo o i tentativi di pace, ma non così coraggioso nell’intraprendere azioni concrete per sanzionare il Governo israeliano e porre fine al massacro”.
“Come FP CGIL ripudiamo fermamente ogni forma di violenza verbale o fisica e riaffermiamo il nostro impegno quotidiano per una società fondata sul rispetto, sul dialogo e sulla pace. Siamo vicino al lavoratore aggredito, così come a tutti i colleghi e le colleghe che ogni giorno, anche attraverso prese di posizione pubbliche e gesti simbolici, si schierano dalla parte della vita, della cura e del diritto”. “La luce – conclude – che abbiamo acceso per Gaza davanti a decine di strutture sanitarie in tutta la regione non si spenge, non la faremo spegnere”.
Il maltempo e il freddo pungente non hanno fermato le iniziative di pace per Gaza in Abruzzo. Centinaia di persone hanno partecipato a “100 ospedali per la Palestina”, davanti i presidi ospedalieri con luci e lanterne, si sono ritrovati all’Aquila, a Pescara, a Chieti e a Teramo in centinaia tra medici, infermieri, giovanissimi studenti, universitari, insegnanti, genitori e lavoratori per l’iniziativa di pace che si è svolta a tarda sera, in contemporanea, in numerose città italiane, per ricordare gli operatori sanitari e i medici vittime della guerra in Palestina e per chiedere una pace duratura e definitiva.
A Sulmona, nell’Aquilano, un corteo è partito da piazza XX Settembre e da corso Ovidio a viale Mazzini ha raggiunto l’ospedale peligno Santissima Annunziata.
In testa allo striscione con la scritta ‘Fermiamo il genocidio a Gaza’ non sono mancati gli studenti delle scuole superiori. In corteo anche insegnanti e genitori, molti giovani questa mattina torneranno a sfilare nei centri storico delle città aderendo allo sciopero generale indetto dalla Cgil e Usb e condiviso da altri sindacati. Le manifestazioni si sono concluse con una serie di interventi e la lettura dei nomi di 1.677 operatori della sanità vittime della guerra.
L’iniziativa s’inserisce nella mobilitazione nazionale dei cortei, sit-in e presìdi in cento ospedali italiani, da Milano a Napoli con medici, operatori sanitari, studenti, lavoratori e associazioni per chiedere un cessate il fuoco immediato e definitivo con la fine delle violenze a Gaza. Questa mattina molti studenti delle scuole abruzzesi si ritroveranno ancora per manifestare e manifesteranno nelle piazze delle città abruzzesi per unirsi alla protesta per la pace in Palestina e alle rivendicazioni dello sciopero nazionale.
Alla stazione di Roma Termini si registrano cancellazioni e ritardi al momento fino a 80 minuti. Cancellati treni da Reggio Calabria (8863), Milano (9618) e Napoli Centrale (9601), da Latina (12675), da Napoli Centrale (9603), da Milano Centrale (9620) e da Reggio Calabria (551). Il ritardo maggiore in partenza lo fa segnare il Frecciarossa 9304 con destinazione Torino Porta Nuova. In arrivo invece cancellati i treni da Ladispoli-Cerveteri (12577), Colleferro-Segni-Paliano (22206), Salerno (582), Firenze Santa Maria Novella (9591), Milano Centrale (9601), Cassino (23341), Latina (12674), Minturno-Scauri (12728), Perugia Ponte San Giovanni (532). Il ritardo maggiore in arrivo lo segnano i treni Frecciarossa da Napoli (9304) e da Firenze Santa Maria Novella (9503).
Fin dalle prime ore della mattina, a Roma tante gente si prepara per il grande sciopero generale che avrà come momento culminante la manifestazione in Piazza dei Cinquecento, davanti alla stazione Termini. Questi sono i punti di avvicinamento indicati dagli attivisti romani sostenitori della Sumud Flotilla: alle 8 in piazzale Aldo Moro, alle 8,30 in piazza Vittorio Veneto, alle 9 a Piramide, Porta Maggiore, Tiburtina-Santa Maria del Soccorso; alle 9,30 piazza dell’Immacolata e Pontelungo. Alle 10 a Largo Preneste. “Tutti insieme possiamo invertire il corso della Storia – scrivono gli attivisti -, verso un altro mondo posibile. Blocchiamo tutto per fermare il genocidio. Insieme per liberare la Palestina dall’occupazione israeliana. Saremo di nuovo una marea nelle strade”.
Genova in piazza, tra cortei e presidi in tutti i capoluoghi della Liguria, da Savona alla Spezia ad Imperia: una risposta alla chiamata allo sciopero generale che riguarderà tutta Italia, servizi, sanità, scuola, trasporti. In solidarietà alla Global Sumud Flottilla, ai fermati a bordo della missione umanitaria, due dei quali genovesi. Saranno almeno tre i cortei indetti fin da questa mattina a Genova dove da ieri i varchi portuali sono presidiati con blocchi alternati dei mezzi in entrata nei due accessi principali del varco Albertazzi e di San Benigno.
Questa mattina alle 8 partiranno tre concentramenti: il primo dal Terminal Traghetti, indetto dalla Cgil, il secondo sempre alle 8 sotto il rettorato occupato dell’Università di Genova in via Balbi. Il terzo, un presidio di Usb davanti al varco portuale di via Albertazzi. I cortei dovrebbero dirigersi proprio qui, dove una volta riuniti si deciderà il prosieguo del corteo in città. Che potrebbe vedere diverse mobilitazioni, fino al pomeriggio inoltrato.

La Farnesina informa che sono stati liberati dalle autorità di Israele i quattro parlamentari italiani che facevano parte della Flotilla. Il senatore Marco Croatti, l’eurodeputata Annalisa Corrado, il deputato Arturo Scotto e l’eurodeputata Benedetta Scuderi erano stati fermati mentre si avvicinavano alla costa di Gaza. Il ministro Tajani aveva avuto più contatti con il ministro israeliano Saar chiedendo la liberazione immediata. I parlamentari italiani sono stati trasferiti all’aeroporto di Tel Aviv e prenderanno un volo di linea assistiti dal personale dell’ambasciata. Partiranno per Roma con il volo IZ 335 dll 10 locali.
“Questa è una minaccia fascista, perché lo sciopero è un diritto garantito dalla Costituzione”. Lo ha detto il segretario della Cgil Maurizio Landini sullo sciopero di domani e le dichiarazioni del ministro dei Trasporti Matteo Salvini. “Il nostro sciopero è legittimo. E’ illegittimo ciò che sta facendo” Salvini, ha spiegato a ‘Piazzapulita’ su La7.
“Non sta minacciando i lavoratori, la minaccia è verso l’organizzazione sindacale. Noi impugneremo quella delibera. Invitiamo i lavoratori a scioperare e siamo pronti, se necessario, anche a tutelare i lavoratori in tutti i modi”, ha dichiarato. “Salvini ha fatto tanto casino, precetto, precetto, precetto e poi non ha precettato niente, perché sa perfettamente che c’è un clima nel Paese e che quella è una forzatura per mettere in discussione il diritto di sciopero. Noi la contestiamo. Noi rispettiamo la legge. I servizi minimi essenziali in questo sciopero noi li garantiamo”, ha aggiunto.