I due minorenni che sono tra i fermati per gli scontri avvenuti a Milano in occasione dello sciopero in solidarietà per Gaza, hanno visto confermato l’arresto da parte della giudice del tribunale dei Minori e “andranno ai domiciliari, senza poter neanche andare a scuola”. “Una situazione surreale”. Lo dice a LaPresse l’avvocato Mirko Mazzali, legale con il collega Guido Guella, dei due minori, studenti liceali di Milano.
“Le decisioni non si commentano, si impugnano e noi le impugneremo anche perché non si capisce la ratio, visto che ai due maggiorenni viene contestata la stessa condotta” di resistenza aggravata con la decisione da parte del giudice per loro dell’obbligo di firma. “Io faccio l’avvocato da 35 anni e non ho mai visto una cosa simile. I due ragazzi – entrambi 17enni al quarto anno di liceo classico al Carducci – “lo hanno appreso ora e non stavano proprio bene. Nessuno – conclude – l’ha presa bene“.
Lunedì si erano svolti cortei e manifestazioni in tutta Italia in occasione dello sciopero per Gaza, per denunciare quanto sta accadendo nella Striscia. In quell’occasione ai tanti cortei pacifici si erano però affiancati violenti soprattutto a Bologna e a Milano, dove si erano verificati scontri alla Stazione Centrale e successivamente anche una sassaiola contro la polizia nelle zone adiacenti.
Gli scontri, che in particolare a Milano hanno causato anche il ferimento di diversi agenti, hanno acceso il dibattito politico con la stessa premier, Giorgia Meloni, che ha parlato di “indegne violenze”, chiedendo a tutto l’arco politico di condannare, mentre le opposizioni hanno rimarcato il fatto che il governo a loro avviso dovrebbe fare di più per fermare l’azione di Israele contro i palestinesi a Gaza.

