Acca Larentia, ridisegnata la croce celtica: protesta del Pd

Acca Larentia, ridisegnata la croce celtica: protesta del Pd
Acca Larentia

Foschi: “Arroganza di chi si sente al di sopra del potere”

Ricolorata la grande croce celtica nera disegnata in via Acca Larentia a Roma. A denunciarlo è stato il segretario del Pd capitolino, Enzo Foschi, che sui social ha scritto: “Rinforzata e ripulita la croce celtica ad Acca Larentia. L’arroganza di chi si sente al di sopra della legge. Un fatto inaccettabile. Noi chiediamo che sia cancellata questa vergogna e che siano individuati i responsabili – prosegue -. Roma non è né sarà mai città aperta per i fascisti”.

Cos’è accaduto in via Acca Larentia

In via Acca Larentia, nel quartiere Tuscolano di Roma, la sera del 7 gennaio 1978 furono uccisi tre militanti del Fronte della Gioventù. Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, furono assassinati davanti alla sede del Movimento Sociale Italiano. A questi fatti è strettamente legata la morte di un terzo militante, Stefano Recchioni, ucciso qualche ora dopo i primi due, negli scontri con le forze dell’ordine durante una manifestazione di protesta organizzata sul luogo. L’agguato fu rivendicato dai Nuclei Armati per il Contropotere Territoriale, un’organizzazione armata legata ai Comitati comunisti rivoluzionari.

Ogni anno il corteo fascista

Ogni anno via Acca Larentia è teatro di un partecipatissimo corteo promosso da organizzazioni di estrema destra, durante il quale centinaia di attivisti e militanti si ritrovano, proprio in coincidenza della croce celtica, per ricordare i tre giovani uccisi con il rito fascista del “presente!”. Un’iniziativa che ogni anno desta numerose polemiche e ferme condanne da parte del mondo politico e non solo. All’indomani della manifestazione organizzata nel 2024, la Digos denunciò cinque persone che portarono ai successivi Daspo, che vennero in seguito annullati dal Tar.

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