Considerato il ‘re del mattone di Milano‘, il costruttore Manfredi Catella è tra i nomi di spicco finiti del nuovo filone dell’inchiesta sull’urbanistica in città. Per lui la Procura di Milano ha chiesto gli arresti domiciliari, stessa misura cautelare proposta per l’assessore comunale Giancarlo Tancredi, mentre appare tra gli indagati anche l’archistar Stefano Boeri.

Fondatore e ceo di Coima
Con il suo progetto di riqualificazione di Porta Nuova Manfredi Catella ha cambiato lo skyline di Milano: un intervento di rigenerazione urbana tra i maggiori in Europa rilevato dal fondo Sovrano del Qatar, con cantieri da due miliardi euro e 350mila metri quadri di nuove strutture, tra grattacieli e residenze. Fondatore e ceo di Coima, uno dei gruppi leader in città e in Italia del settore immobiliare, l’imprenditore che, fra i vari progetti ha trasformato il quartiere Isola-Porta Nuova con il Bosco Verticale e la Biblioteca degli Alberi, gestisce la riqualificazione dell’ex Pirellino e la realizzazione del villaggio olimpico a Scalo Romana per i giochi olimpici invernali di Milano-Cortina 2026. Laureato in Economia all’Università Cattolica, con un master in Pianificazione Territoriale e Real Estate al Politecnico di Torino, Catella è azionista di maggioranza e Ceo di Coima – si legge sul sito della società – e presidente di Coima Rem, società di real estate fondata nel 1974.

La moglie e la carriera
Sposato con la manager americana Kelly Russell, è stato responsabile per le attività di Hines in Italia e ha avuto esperienze in JP Morgan a Milano, Caisse Centrale des Banques Populaires a Parigi, Heitman a Chicago e Hsbc a Parigi. Presidente della Fondazione Riccardo Catella, membro dell’Advisory Board dell’Università Bocconi e di Assolombarda, l’imprenditore è financial analyst e membro dell’Ordine dei Giornalisti, autore di numerosi articoli e testi su real estate e riqualificazione del territorio.