I tre ogni giorno andavano a lavarsi e fare colazione al mercato di San Silverio, fino al momento in cui gli inquirenti ritengono si sia consumato il delitto
Dormivano insieme, all’interno di Villa Pamphili a Roma, almeno da due settimane. Anastasia Trofimova, sua figlia Andromeda e Francis Kaufmann – alias Rexal Ford, il californiano oggi accusato del duplice omicidio della donna e della bambina – condividevano da giorni lo stesso giaciglio all’aperto. È quanto hanno accertato gli inquirenti che stanno conducendo le indagini sui delitti, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, tramite un’analisi sui tabulati telefonici e i dati di localizzazione del cellulare dell’uomo. Dalle indagini emerge che i tre, secondo quanto ricostruito, lasciavano ogni mattina il parco per raggiungere la zona del mercato di San Silverio, dove si lavavano e facevano colazione. Una consuetudine che si è interrotta tra il 3 e il 4 giugno, quando il telefono di Kaufmann ha smesso improvvisamente di localizzarsi sulla cella telefonica della zona. Ed è proprio in quella finestra temporale che gli investigatori collocano la morte di Anastasia.
Villa Pamphili, le ipotesi sulla morte delle due vittime
Entrambi gli omicidi si sarebbero consumati all’interno del parco di Villa Pamphili. La piccola Andromeda è stata strangolata, mentre per Anastasia non si esclude l’ipotesi del soffocamento. Saranno però gli esami istologici, ancora in corso, a chiarire le cause esatte del decesso della donna. Francis Kaufmann, nel frattempo, è detenuto in Grecia, nel carcere di Larissa, dove si attende il pronunciamento della Corte d’Appello greca sull’estradizione in Italia: lo statunitense dovrà rispondere dell’accusa di duplice omicidio aggravato.
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