Proseguono le indagini sulla morte di Anastasia Trofimova e la figlia Andromeda: tutte le ipotesi degli investigatori

Continuano senza sosta le indagini sul caso di Villa Pamphili, dove il 7 giugno scorso sono state trovate senza vita una donna e la figlia di pochi mesi. Due analisi investigative con un unico obiettivo: chiarire ogni dettaglio dell’atroce duplice omicidio di Anastasia Trofimova e della piccola Andromeda.

Da un lato, gli esperti forensi stanno analizzando una serie di reperti rinvenuti sulla scena del crimine, tra cui un telo nero di plastica trovato sul corpo della giovane donna. Dall’altro, cercano di risalire all’alloggio romano dove Francis Kaufmann, 46enne californiano, alias Rexal Ford e Matteo Capozzi, avrebbe vissuto con madre e figlia prima del delitto. Secondo i pm della procura di Roma, Francesco Cascini e Antonio Verdi, si tratta di un duplice omicidio con un solo indagato.

Il giallo di Villa Pamphili, le ipotesi degli investigatori

Kaufmann, arrestato in Grecia sull’isola di Skiathos, è attualmente nel carcere di Larissa in attesa dell’estradizione. L’ipotesi investigativa è che il presunto assassino abbia ucciso Andromeda, la bambina di appena un anno nata dalla relazione con Anastasia, la sera precedente al ritrovamento. Per la madre della bimba, invece, le cause della morte restano ancora da accertare a causa del cadavere in avanzato stato di decomposizione, ma l’ipotesi che potrebbe essere stata soffocata, con il telo con cui è stata poi coperta, si fa sempre più credibile. Fondamentali saranno i risultati delle analisi forensi su impronte, tracce biologiche o fibre.

Si cerca la casa romana di Kauffmann, Anastasia e Andromeda

Intanto prosegue la caccia all’appartamento in cui i tre avrebbero vissuto prima del delitto. Chi coordina le indagini ipotizza che non fossero mai stati registrati dal proprietario e che quest’ ultimo, dopo il duplice omicidio, avrebbe preferito tacere per timore di sanzioni e accuse di favoreggiamento. Il certificato penale di Kaufmann, inviato in Italia tramite le autorità diplomatiche, non lascia spazio a dubbi sulla sua pericolosità. Secondo gli archivi dell’Fbi e del dipartimento della Giustizia americano, il quarantaseienne californiano sarebbe stato arrestato in passato cinque volte per violenza domestica e aggressione, oltre a una condanna a 120 giorni di carcere per aggressione con un’arma classificata nei documenti come ‘letale’. In Italia, l’uomo aveva cercato di inserirsi nell’ambiente cinematografico romano, ottenendo nel 2021 un finanziamento da oltre 800mila euro per un film mai realizzato. Nel 2025 stava cercando nuove produzioni tra Malta e Roma, ma il progetto si è interrotto bruscamente a marzo, quando ha lasciato Malta a bordo di un catamarano diretto in Sicilia.

Gli investigatori stanno ricostruendo ogni movimento del sospettato, compresi i contatti avuti nei mesi precedenti ai delitti.Non è escluso che una delegazione italiana si rechi presto in Grecia, qualora l’estradizione dovesse subire ulteriori ritardi. Intanto, la madre di Anastasia potrebbe essere presto ascoltata dagli inquirenti, italiani. Il 2 giugno, infatti, la figlia le aveva scritto segnalando tensioni con Kaufmann. La donna potrebbe in quell’occasione annunciare la sua costituzione di parte civile nel processo contro il presunto assassino per ottenere il risarcimento dall’imputato e da eventuali altre parti, che potrebbero essere coinvolte come responsabili civili nel procedimento.  

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