Villa Pamphili, omicidi madre e figlia: fermato in Grecia il presunto killer. E’ un cittadino Usa

Villa Pamphili, omicidi madre e figlia: fermato in Grecia il presunto killer. E’ un cittadino Usa
Ritrovamento del corpo di una donna e di una neonata all’interno di Villa Pamphili , la scientifica torna il giorno seguente a fare un sopralluogo – Roma — Italia — Domenica 8 Giugno 2025 – Cronaca ( photo Cecilia Fabiano / LaPresse) Two dead body of a women and a baby found in Villa Pamphili , the scientific police return the following day to do an inspection — Rome—Italy – Sunday , 8 June ,2025 – News – (photo by Cecilia Fabiano/LaPresse)

L’uomo rintracciato nell’isola di Skiathos. La Procura: “Robusti indizi di colpevolezza”

È stato fermato a Skiathos, in Grecia, il presunto responsabile del duplice omicidio di Villa Pamphili a Roma. Sabato scorso madre e figlia sono state trovate morte all’interno del parco pubblico della Capitale. Il procuratore capo della Repubblica di Roma Francesco Lo Voi ha parlato in conferenza stampa: “Sul fermato ci sono robusti indizi di colpevolezza”. 

Procuratore Lo Voi: “Su fermato in Grecia robusti indizi colpevolezza”

 “Sul fermato in Grecia, accusato dell’omicidio della bimba trovata cadavere insieme alla madre a Villa Pamphili, abbiamo robusti indizi di colpevolezza. È un’indagine ancora in corso, sui cadaveri sono ancora in corso degli accertamenti. Siamo partiti senza alcun elemento in mano e senza riferimenti. La polizia ha indagato e la procura ha messo a sistema alcuni elementi anche grazie alle autorità statunitensi che ci hanno fornito elementi utili all’identificazione del soggetto e la polizia greca che ha evitato che il soggetto fuggisse”. Così il procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi, alla conferenza stampa in corso nella città giudiziaria di piazzale Clodio a Roma, dopo il fermo in Grecia, del presunto killer della bimba. 

Duplice omicidio a Villa Pamphili, le ricostruzioni 

Già ieri inquirenti e investigatori stavano stringendo il cerchio intorno all’uomo che era in compagnia delle vittime prima della loro morte. Inoltre sono al vaglio alcune segnalazioni giunte da alcune associazioni di volontariato che potrebbero aver fornito elementi utili alla identificazione delle due. La speranza di identificare madre e figlia neonata è appesa a quattro tatuaggi diffusi dalla polizia. 

In base a una ricostruzione degli inquirenti, ancora tutta da verificare, il compagno della donna, presente con lei e la bambina nel parco, avrebbe potuto agire in preda al panico strangolando la piccola. Il corpo della bimba, secondo quanto riferito dal medico legale, presenta evidenti segni di strangolamento.

Le testimonianze

Le indagini si stanno concentrando anche su alcune testimonianze ritenute attendibili. Tre ragazzi avrebbero visto un uomo con un cappellino a visiera che teneva in braccio una bambina, una donna ha confermato di aver osservato la stessa scena dall’auto. Questi elementi sono ora al vaglio della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica, impegnate in un nuovo sopralluogo a Villa Pamphili alla ricerca di ulteriori prove. 

© Riproduzione Riservata