La famiglia di Chiara Poggi fa sentire la propria voce dopo le ultime notizie sul delitto di Garlasco e le possibili ricostruzioni fatte da giornali e trasmissioni tv. Nelle ultime ore sono infatti arrivate, a breve distanza l’una dall’altra, prima la dichiarazione dei legali della famiglia, Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna, e poi le parole della mamma della vittima, Rita Poggi.
Delitto Garlasco, le parole di Rita Poggi: “Disgustati dalle illazioni”
In una dichiarazione rilasciata con il marito davanti alle telecamere delle tv, Rita Poggi ha sottolineato che la famiglia è disgustata “dalle affermazioni che sono state fatte in questi giorni nella varie trasmissioni televisive. Si continua a infangare la memoria di nostra figlia. È veramente disgustoso e squallido, non ho parole per definirlo”. “Nostra figlia – ha aggiunto la madre di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco nel 2007 – era una ragazza pulita, semplice, non aveva misteri, non aveva segreti, non aveva amanti. Ho sentito anche quello ieri sera. Quello che è grave è che si fanno delle insinuazioni su una ragazza che non si può difendere. Questo è il massimo che si poteva fare. Non lo so chi ha interesse, però adesso è giunto il momento di dire basta. Noi non tollereremo più che si infanghi la memoria di nostra figlia”.
Legali Poggi: “Contro noi e Chiara una campagna diffamatoria”
La famiglia di Chiara Poggi “è da settimane vittima di una assillante campagna diffamatoria da parte di organi di informazione e social, che non sta purtroppo risparmiando nemmeno la amata Chiara. Ieri sera la trasmissione le Iene ha addirittura adombrato una presunta relazione sentimentale di Chiara con un ‘uomo adulto’, utilizzando a tal fine le risalenti dichiarazioni di una persona deceduta, già all’epoca ritenute del tutto false”. Così i legale della famiglia della 26enne uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007, avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna annunciando che “la famiglia Poggi provvederà da parte sua ad ogni opportuna iniziativa giudiziaria a tutela della dignità e dell’onore di Chiara”.