Dmitry Chirakadze, per la Procura di Milano, è ritenuta la 'mente' organizzatrice di secondo livello dietro l'evasione del 22 marzo 2023
Il tribunale di Milano ha condannato a 3 anni e 2 mesi di reclusione Dmitry Chirakadze, l’oligarca ritenuto dalla Procura di Milano la ‘mente’ organizzatrice di secondo livello dietro l’evasione del russo Artem Uss il 22 marzo 2023 mentre era recluso ai domiciliari a Basiglio in attesa di estradizione verso gli Stati Uniti. La condanna è per procurata evasione in concorso. La giudice della settima sezione penale ha escluso un’aggravante contestata dal pm di Milano Giovanni Tarzia che chiedeva una pena di 5 anni e mezzo.
Nei confronti del magnate della giustizia telematica russa, in carcere dall’arresto del giugno 2024, è stata esclusa l’aggravante della transazionalità del reato invece riconosciuta per i membri del commando che hanno partecipato all’esfiltrazione di Artem Uss dall’Italia. La giudice depositerà le motivazioni della sentenza entro 30 giorni. Chirakadze è stato condannato anche all’interdizione dei pubblici uffici per 5 anni mentre gli dovranno essere restituiti eventuali beni in sequestro se non sottoposti a un vincolo reale in altri procedimenti penali in corso. Il 54enne aristocratico russo fra meno di un mese potrà comunque fare richiesta di uscire dal carcere vista l’entità della pena ridotta e in parte già scontata in misura cautelare.
Identificati 6 membri commando per fuga
A dicembre 2023 i Carabinieri del Comando provinciale di Milano hanno dato esecuzione nel Bresciano e in Slovenia e Croazia a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Milano, Anna Magelli, nei confronti di un italiano di origine bosniaca e 5 stranieri che avrebbero fatto parte del ‘commando‘ che lo scorso 22 marzo ha liberato Artem Aleksandrovich Uss, il 40enne uomo d’affari russo, ai domiciliari a Basiglio, mentre era in attesa di essere estradato verso gli Stati Uniti, riuscendo a farlo fuggire dall’Italia per tornare in Russia.
Caso Uss, l’indagine ha ricostruito sopralluoghi per evasione imprenditore
L’indagine, condotta con canali di cooperazione investigativa tramite Europol e giudiziaria con Eurojust e scambio di informazioni con l’Ufficio Affari Internazionali del Dipartimento di Giustizia Usa e con il Procuratore del Distretto Orientale di New York, ha ricostruito tutta una serie di sopralluoghi effettuati nei mesi precedenti all’evasione e finalizzati a far evadere il 40enne, oltre a una rete di fiancheggiatori di diverse nazionalità sui quali sarebbero ancora in corso approfondimenti investigativi.
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