La protesta contesta la presenza alla kermesse del giornalista Nathan Greppi
Un centinaio di manifestanti Pro Palestina ha tentato di entrare nei locali dove si sta svolgendo il Salone del Libro 2025 a Torino, cercando di sfondare i cancelli e scatenando la reazione dei militari delle forze dell’ordine che li hanno respinti. La situazione è tornata presto sotto controllo.
La manifestazione di protesta al Salone del Libro
Gli scontri sono avvenuti nell’ambito di una manifestazione organizzata dai gruppi Torino per Gaza, Non una di meno, Progetto Palestina Cau Torino e Hipster Democratici. Alcuni degli striscioni esposti dai partecipanti recitano ‘Fuori i sionisti dal Salone del Libro. Palestina libera’, ‘La resistenza non si processa Ananali e Mansour liberi’, ‘La Nakba non è finita. La resistenza continua’. I manifestanti si sono ritrovati in presidio di fronte all’ingresso di Via Nizza 280 e hanno protestato al grido di ‘Torino lo sa da che parte stare. Palestina libera dal fiume fino al mare’. “Nel 77o anniversario della ricorrenza della Nakba il Salone del Libro ospita un sedicente giornalista negazionista del genocidio. È vergognoso che si lasci spazio a narrazioni distorte e faziose che dipingono il regime israeliano sistematicamente come la vittima anziché come soggetto coloniale nato da operazioni di pulizia etnica, soprusi e massacri ai danni del popolo palestinese”, hanno detto alcuni manifestanti durante il presidio. I ProPal contestano la partecipazione al Salone, con un incontro, di Nathan Greppi, autore del libro ‘La cultura dell’odio’, in cui lo scrittore analizza i modi in cui si manifesta l’odio nei confronti di Israele e del suo popolo nel mondo della cultura.
L’inaugurazione del Salone con il ministro Giuli
Il Salone del Libro di Torino ha preso il via oggi, giovedì 15 maggio, con l’intervento del ministro della Cultura Alessandro Giuli, che ha parlato della kermesse come “un’oasi di gentilezza in cui ci si sente al sicuro, uno degli appuntamenti culturali più ambiti e prestigiosi. Un esempio della cultura popolare, perché la cultura è popolare”. Si tratta della 37esima edizione del Salone e la seconda sotto la direzione di Annalena Benini. Confermate le sezioni tematiche – che diventano otto – e grande spazio ai temi di attualità e geopolitica. D’altronde, ricorda il sindaco del capoluogo piemontese Stefano Lo Russo, il Salone “è uno straordinario presidio di democrazia” perché “dove si leggono libri si ascoltano opinioni, si impara il rispetto e può crescere la libertà”.
Grande affluenza per la prima giornata
Al netto delle tensioni tra i pro-pal e le forze dell’ordine la prima giornata del Salone si è già rivelata un successo in termini di affluenza. Aspettando il ‘pienone’ previsto per il weekend, tra gli incontri più seguiti dal pubblico spicca quello organizzato da Luciana Littizzetto, curatrice della sezione ‘leggerezza’, con Fabio Fazio e Mara Venier, e quello con Gianluigi Buffon che ha ripercorso la carriera in azzurro e con la maglia della Juventus. Grande affetto anche per Erin Doom, scrittrice curatrice della sezione ‘romance’. Tanti giovani presenti tra gli stand del Lingotto non si sono fatti spaventare dalle lunghe code per assistere al suo incontro con l’autrice Stefania S. “Noi siamo al servizio di una comunità di lettori e lettrici, della letteratura, della cultura, degli editori – ha ricordato la direttrice Benini nel suo intervento inaugurale – È un lavoro entusiasmante sempre alla ricerca di nuove parole e nuove storie. Auguro a tutti parole leggere che ci facciano volare”.
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