L'autopsia rivela che la studentessa è morta a causa di tre coltellate al collo. Oggi la convalida del fermo nei confronti di Mark Samson
Ilaria Sula è stata sgozzata ed è morta dissanguata. Tre coltellate al collo le hanno spezzato la vita, mentre ha tentato disperatamente di difendersi dal suo carnefice. Lo ha svelato l’autopsia, effettuata giovedì pomeriggio, sul cadavere della giovane assassinata dall’ex fidanzato, Mark Antony Samson, che dopo il femminicidio si è disfatto del corpo gettandolo, dopo averlo parzialmente infilato in un trolley, da un burrone del monte Guadagnolo, nel comune di Capranica Prenestina in provincia di Roma. Rimane ancora un mistero, che le analisi medico forensi dovranno chiarire, il giorno e l’ora in cui è avvenuto il delitto.
I falsi post sui social di Ilaria Sula per depistare chi la cercava

La ragazza era scomparsa nel nulla il 25 marzo scorso, ma dal suo cellulare continuavano a partire messaggi rassicuranti alla famiglia e alle amiche. Inoltre il killer continuava a postare frasi sulle pagine social di Ilaria Sula, per depistare chi la stava cercando, polizia compresa. Nella sua confessione, resa davanti agli investigatori della sezione omicidi della squadra mobile della questura di Roma, davanti al procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, l’assassino ha ammesso solo le sue responsabilità, spiegando di averla uccisa senza però nulla aggiungere sui particolari, come la collocazione temporale del delitto ed eventuali complici che potrebbero averlo aiutato a far sparire il corpo.
L’auto di Samson filmata nelle vicinanze del dirupo
Un contributo fondamentale per risolvere il giallo sul giorno in cui è stato commesso l’omicidio, potrebbe arrivare dalle fotografie di alcune fototrappole, posizionate nei pressi del dirupo dove Mark Samson si è disfatto del cadavere. I dispositivi fotografici erano stati installati nell’area boschiva e su alcune piazzole della strada ‘Guadagnolese’ che porta al luogo dove è stata rinvenuta senza vita Ilaria Sula, per il monitoraggio e per sanzionare chi abbandona rifiuti sulla strada o li scarica nelle scarpate. Già da venerdì, dopo la convalida del fermo e dell’interrogatorio di Samson, nel carcere romano di Regina Coeli, la procura potrebbe aggiungere agli addebiti nei suoi confronti le aggravanti specifiche della premeditazione e della crudeltà. Le accuse fino ad ora contestate sono quelle di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Nella camera da letto di Mark Samson la polizia scientifica ha trovato tracce di sangue appartenenti a Sula. Sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori alcune dichiarazioni, giudicate contraddittorie, rese dalla madre del femminicida.
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