Il velivolo avrebbe sorvolato per 5 volte a marzo la struttura di ricerca di Ispra

La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per spionaggio politico-militare aggravato dalla finalità di terrorismo per il caso del drone di fabbricazione russa che avrebbe sorvolato 5 volte a marzo la struttura di ricerca Joint Research Centre della Commissione europea a Ispra sul Lago Maggiore, in provincia di Varese. L’indagine sul caso del drone, al momento contro ignoti, è delegata ai carabinieri del ROS e coordinata dal pm Alessandro Gobbis, con l’aggiunto a capo del pool anti-terrorismo, Eugenio Fusco, e il Procuratore Marcello Viola. Da quanto si apprende non ci sarebbero collegamenti con l’indagine, assegnata sempre al sostituto Gobbis, sui due uomini di 34 e 60 anni della Brianza indagati per eversione e corruzione aggravata per aver venduto ai servizi segreti di Mosca “informazioni di natura sensibile” o “documentazione classificata” riguardante anche obiettivi militari.

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