L'uomo aveva minacciato il suicidio
Una donna di 36 anni è stata trovata morta in casa a Spoleto, in provincia di Perugia. L’ipotesi principale è quella di un femminicidio.
Gli agenti del Commissariato di Spoleto sono intervenuti in seguito a un altro intervento: quello effettuato da una volante nei pressi de il Ponte delle Torri, dove un uomo, classe 1977, minacciava di suicidarsi dopo aver lasciato intendere di aver compiuto un “atto violento”, riferisce la polizia. Gli agenti si sono quindi recati presso la casa dove l’uomo, con precedenti di polizia, conviveva con la moglie: qui hanno rinvenuto il cadavere della 36enne.
Tranquillizzato e convinto da altri poliziotti a non lanciarsi dal ponte, l’uomo è stato portato nel commissariato di Spoleto: non ha fatto ammissioni e sono ancora in corso indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.
Nell’abitazione della coppia sono in corso i rilievi da parte della scientifica e degli agenti della Squadra mobile. Sul posto anche il medico legale e il pm di turno della Procura di Spoleto.
In serata fermato il marito
È stato fermato con l’accusa di aver ammazzato la moglie Laura Papadia, 36 anni, trovata senza vita nella casa di Spoleto, in provincia di Perugia. Nicola Gianluca Romita, 48 anni, condotto nel Commissariato di Spoleto dalla polizia che lo ha convinto a non lanciarsi dal ponte delle Torri, è stato sottoposto a un lungo interrogatorio durante il quale – riferiscono gli inquirenti – si è mostrato collaborativo. L’interrogatorio è stato condotto dal procuratore capo di Spoleto, Claudio Claudio Cicchella, insieme con il sostituto procuratore Alessandro Rana e il personale del Commissariato e della Squadra Mobile della Questura di Perugia. Alla luce dei gravi indizi emersi e della pericolosità dell’uomo, il procuratore ha disposto il fermo di indiziato di delitto. Romita è stato condotto nel carcere di Spoleto, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
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