Nel mirino della procura i pareri della commissione paesaggio, le news sul caso che ha portato all'arresto di Oggioni

Nell’inchiesta sull’urbanistica a Milano altri 4 progetti immobiliari sono al vaglio degli inquirenti per presunti abusi edilizi e falsi. È quanto emerge dall’inchiesta per corruzione e depistaggio a carico dell’ex dirigente del Comune e vice presidente della commissione paesaggio, Giovanni Oggioni.

I progetti indagati

Si tratta degli interventi edilizi di ‘Porta Naviglio Grande’ di viale Giulio Richard 20, il complesso che dovrebbe culminare con le due torri di 15 piani del ‘Milano City Village’ di via Tacito 14, il ‘Palazzo Naviglio’ di via Lodovico Poigliaghi 5 e ‘BalduccioDodici’ di via Balduccio da Pisa 12. Sono tutti interventi della società immobiliare quotata in borsa Abitare IN spa (o delle sue società di scopo controllate) – tra i più importanti operatori immobiliari meneghini – indagata assieme a due dei suoi manager, il presidente Luigi Francesco Gozzini (in qualità di rappresentante legale) e il responsabile area Sviluppo e Urbanistica, Stefano Bollani.

Nel mirino della Procura sono finiti in particolare i pareri favorevoli della commissione paesaggio, di cui ha fatto parte Oggioni fino al 2024, ai progetti presentati da Abitare IN. Pareri che arrivano mentre la figlia del dirigente, di professione architetto, riceve incarichi per circa 90mila euro dalla società. Il 68enne non si astiene dal votare sui progetti né segnala il conflitto d’interessi. In alcuni verbali della commissione, secondo gli inquirenti, sparisce completamente la trattazione di quelle specifiche pratiche.

Ad esempio il 19 gennaio 2023 quando sarebbe stato dato dalle sottocommissioni paesaggio formate da 3 professioni per volta il parere favorevole per ‘Porta Naviglio Grande’ (poi votato in plenaria una settimana dopo). Su 39 progetti al voto quella di Abitare IN è l’unica pratica che non viene menzionata nei documenti. Inoltre secondo i pm sarebbe attivo un “sodalizio” fra Oggioni e Bollani, tra 2022 e 2024, che sarebbe certificato da numerosi scambi di telefonate e chat all’interno di un gruppo whatsapp “I compagni di merende” e pranzi assieme in un ristorante di zona Corso Lodi. Sempre su Abitare IN nell’estate 2024 era emersa l’inchiesta sul progetto ‘Lambrate TwinPalace’, due palazzi denominati ‘Oro’ e ‘Ambra’ che saranno affacciati su via Sbodio e via Massimiano nello storico quartiere milanese.

Nella relazione semestrale il gruppo immobiliare aveva segnalato di non essere “al momento” in grado di “prevedere” le tempistiche di rilascio dei titoli edilizi per progetti che contano “più di 700 appartamenti” a Milano. Questo proprio a causa dello “strutturale” allungamento dei tempi del Comune di Milano nel “rilascio dei titoli autorizzativi” dopo le inchieste aperte dalla Procura sull’urbanistica. La società sta sviluppando a Milano circa una ventina di progetti per 2.500 appartamenti.

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