All'imputato non sono state concesse attenuanti generiche. Il legale della famiglia Glorioso: "Pena dura ma difficile gioire"
La Corte d’Appello di Torino ha condannato a 16 anni di carcere Victor Ulinici, accusato di aver lanciato la bici elettrica dalla balconata dei Murazzi sul Lungo Po a Torino ferendo gravemente lo studente palermitano Mauro Glorioso, nel gennaio del 2023. All’imputato maggiorenne non sono state concesse le attenuanti generiche, come ordinato dalla Cassazione che aveva chiesto di rivedere la pena a 10 anni e 8 mesi inflitta nel processo di primo grado svolto con rito abbreviato.
Legale Glorioso: “Pena dura ma difficile gioire”
“E’ veramente difficile, in un processo con delle conseguenze così tragiche, gioire per la condanna di una pena effettivamente dura ma che rispecchia la gravità del fatto, perché la concessione delle attenuanti generiche nella precedente sentenza era state ritenute dalla Corte di Cassazione non adeguatamente motivate, era solo la giovane età”. Lo ha detto l’avvocato Simona Grabbi, legale della famiglia di Mauro Glorioso. La legale ha spiegato che per Ulinici, nel processo d’Appello ordinato dalla Cassazione “non state state concesse le attenuanti generiche” e “considerato che la pena base non era modificabile”, il giudice “ha ridotto semplicemente di un terzo la pena di 24 anni”.
Ulinici non farà ricorso
“Il mio assistito non vuole fare ulteriori ricorsi. D’altra parte nel merito non si può più discutere, essendo già definitiva la sentenza” mentre sulla non concessione delle attenuanti generiche si attende di leggere le motivazioni della sentenza. Lo ha spiegato l’avvocato Wilmer Perga, dopo la condanna in Appello a 16 anni del suo assistito Victor Ulinici per il lancio della bici giù dai Murazzi a Torino. La condanna in Appello a 16 anni per Ulinici, presente questa mattina in aula a Torino, “ce l’aspettavamo ed era quasi scontata – ha commentato il legale a LaPresse – visto che la Cassazione aveva indicato con precisione che le attenuanti generiche non andavano concesse”, così come avvenuto per i due imputati minorenni. Dunque, “non credo che faremo ricorso, Ulinici accetta questa condanna e basta. Certo non si aspettava che quel gesto causasse quello che ha causato, però ‘l’ho causato io e la colpa è mia, pago quello che devo pagare'” è la posizione del ragazzo condannato per tentato omicidio nei confronti dello studente palermitano Mauro Glorioso, riferita dal sua legale.
Che cosa è successo
Da quel 21 gennaio 2023 c’è stato un forte clamore mediatico, che ha portato in pochi giorni a cinque arresti: tre i minori, due i maggiorenni, Ulinici e Sara Cherici. La ragazza è stata condannata a 16 anni proprio come Ulinici nonostante fosse accusata di concorso, poiché non ha toccato la bicicletta e si trovava dall’altra parte della strada. Ecco che cosa è successo, dall’inizio.
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