Carceri, 35enne si impicca in cella a Prato: salgono a 65 i suicidi

Carceri, 35enne si impicca in cella a Prato: salgono a 65 i suicidi
A man, detained for illegal border crossing, holds a bar in the detention center of the Hungarian Border Guard in Nyirbator, Hungary, near the Ukrainian border (260 km east of Budapest) April 12, 2007. ungary is prepared to reinforce its non-EU borders and will join the Schengen Agreement and its Information System (SIS), a central database, at the beginning of 2008. The Schengen system is an agreement among European states which allows the abolition of systematic border controls between the participating countries while they guard the external borders heavily. (AP Photo/Bela Szandelszky)

Si tratta di un cittadino tunisino con problemi di natura psichiatrica

Salgono a 65 i detenuti che si sono tolti la vita in carcere dall’inizio del 2024. “Un uomo di 35 anni, tunisino, con problemi di natura psichiatrica, si è impiccato nel primo pomeriggio nella sua cella del reparto isolamento della Casa Circondariale di Prato“, ha fatto sapere il segretario della Uilpa PP Gennarino De Fazio. “Sale così a 65 la tragica conta dei detenuti suicidi dall’inizio dell’anno, il secondo in meno di due settimane a Prato. A queste morti bisogna peraltro aggiungere i sette appartenenti alla polizia penitenziaria che si sono tolti la vita”. “Nel giorno in cui il parlamento varerà un provvedimento vuoto, se non a tratti dannoso, nelle carceri il boia invisibile continua a infliggere la pena di morte di fatto, per di più, scegliendo casualmente la vittima”, ha aggiunto. 

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