Il Pontefice: "Autorità senza servizio è dittatura"

“Rendo grazie a Dio per la liberazione dei due sacerdoti greco-cattolici: possano tutti i prigionieri di questa guerra tornare presto a casa. Preghiamo insieme, possano tutti i prigionieri tornare a a casa”. Così Papa Francesco al termine dell’Angelus in occasione della festività dei Santi Pietro e Paolo. “Penso con dolore ai fratelli e alle sorelle che soffrono per la guerra. Pensiamo a tutte le popolazioni ferite, minacciate dai combattimenti, che Dio le liberi e le sostenga nella lotta per la pace”, ha aggiunto il Pontefice.

Chiesa, Papa: “Tutti possono entrare, non solo pochi selezionati”

“La missione che Gesù affida a Pietro non è quella di sbarrare le porte di casa, permettendo l’accesso solo a pochi ospiti selezionati, ma di aiutare tutti a trovare la via per entrare, nella fedeltà al Vangelo di Gesù”. Così Papa Francesco nel corso dell’Angelus per la festività di Santi Pietro e Paolo sottolineando “a tutti, tutti tutti; tutti possono entrare“.”E Pietro – prosegue il Pontefice – lo farà per tutta la vita, fedelmente, fino al martirio, dopo aver sperimentato per primo su di sé, non senza fatica e con tante cadute, la gioia e la libertà che nascono dall’incontro con il Signore. Lui per primo, per aprire la porta a Gesù, ha dovuto convertirsi e capire che l’autorità è servizio e non è stato facile”.

“Pietro ha ricevuto le chiavi del Regno non perché era perfetto, era un peccatore, ma perché era umile e onesto e il Padre gli aveva donato una fede schietta. Perciò, affidandosi alla misericordia di Dio, ha saputo sostenere e fortificare, come gli era stato chiesto, anche i suoi fratelli. Oggi possiamo chiederci: io coltivo il desiderio di entrare, con la grazia di Dio, nel suo Regno, e di esserne, con il suo aiuto, custode accogliente anche per gli altri? E per farlo, mi lascio ‘limare’, addolcire, modellare da Gesù e dal suo Spirito, che abita in noi, in ognuno di noi?”, conclude Bergoglio.

Papa: “Autorità senza servizio è dittatura”

“Oggi, solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, nel Vangelo Gesù dice a Simone detto Pietro: ‘A te darò le chiavi del Regno dei cieli’. Per questo spesso vediamo San Pietro raffigurato con due grandi chiavi in mano, come nella statua che si trova qui, in questa Piazza. Quelle chiavi rappresentano il ministero di autorità che Gesù gli ha affidato a servizio di tutta la Chiesa. Perché l’autorità è un servizio e una autorità che non è servizio, è dittatura“. Così Papa Francesco nel corso dell’Angelus in occasione della festività dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.

“Le chiavi di Pietro, infatti, sono le chiavi di un Regno, che Gesù non descrive come una cassaforte o una camera blindata, ma con altre immagini: un piccolo seme, una perla preziosa, un tesoro nascosto, una manciata di lievito, cioè come qualcosa di prezioso e di ricco, sì, ma al tempo stesso di piccolo e di non appariscente. Per raggiungerlo, perciò, non serve azionare meccanismi e serrature di sicurezza, ma coltivare virtù come la pazienza, l’attenzione, la costanza, l’umiltà e il servizio”, ha aggiunto il Pontefice. 

 

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