Per il presidente della Regione si tratta di "un autentico disastro"

A un anno esatto dal nubifragio che ha messo in ginocchio l’Emilia Romagna, l’Italia è di nuovo nella morsa del maltempo. Continua l’impegno del corpo nazionale per il maltempo che sta interessando Veneto e Lombardia: da ieri portati a termine dai vigili del fuoco oltre 1.300 interventi. Il livello d’allerta si innalza e diventa di colore rosso per il Veneto, dove in governatore Luca Zaia ha firmato lo stato d’emergenza.

È un autentico disastro, abbiamo messo in funzione tutti i bacini di laminazione, sei i bacini in funzione, cinque in provincia di Vicenza, uno in provincia di Verona”, ha affermato Zaia. In sei ore sono caduti 230 mm di pioggia a Valo d’Astico, un fenomeno la cui intensità non si verificava da oltre 300 anni, secondo le rilevazioni su su modelli statistici effettuate nell’immediatezza dell’evento meteo delle scorse ore dal prof. Marco Marani, del Dipartimento Icea dell’Università di Padova, Direttore del Centro Studi sugli Impatti dei Cambiamenti Climatici istituito dall’ateneo padovano a Rovigo. Padova, Vicenza, Verona sono le città più colpite.

A Malo, nel Vicentino la forza della piena del torrente Orolo ha abbattuto due ponti. Il primo noto come “Ponte delle galline”. Il secondo è uno stretto passaggio lungo via Monti, una strada sterrata, che conduceva a una proprietà privata. Il maltempo ha causato anche un cedimento della scarpata lungo la Strada provinciale 27 tra Mirano e Mira, in provincia di Venezia. Emergenza maltempo anche a Padova dove il Bacchiglione è in piena e nella notte sono caduti 90mm di pioggia in 3 ore. Nella notte, il maltempo ha causato un guasto alla corrente elettrica.

In Lombardia, dopo il maltempo di ieri, la situazione torna lentamente alla normalità. A Milano prosegue l’allerta arancione. Le piogge continuano a cadere copiose sulla città e sui territori a nord e nord-est percorsi dai bacini del Seveso e del Lambro. Il Centro operativo comunale (Coc) della Protezione civile è attivo per il monitoraggio dei livelli idrometrici dei fiumi e per coordinare gli interventi. La vasca del Seveso è stata in parte svuotata per consentire, qualora le piogge lo rendessero necessario, di tornare a riempirsi delle acque del fiume Seveso per scongiurare esondazioni in città.

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