Verserà a Palazzo Marino un canone annuo di 3,6 milioni di euro: più di 20mila al metro quadro

Tiffany si aggiudica l’asta del Comune di Milano per la concessione di un negozio di oltre 174 metri quadrati nella Galleria Vittorio Emanuele II. La maison statunitense dei gioielli di lusso verserà a Palazzo Marino un canone annuo di 3,6 milioni di euro per la concessione, per un valore di 20.600 euro al metro quadrato. L’asta si è svolta lunedì nella sede dell’Area Patrimonio immobiliare e riguarda la boutique, oggi ad insegna Swarovski, affacciata sull’Ottagono. Fra i dieci marchi del lusso che si sono qualificati per partecipare alla procedura pubblica, dopo 27 rilanci, ha chiuso la gara la maison di gioielli: la sua offerta ha moltiplicato per oltre sette volte la base d’asta fissata in 506mila euro. L’asta all’incanto ha registrato il maggior numero di partecipanti fra quelle finora bandite da Palazzo Marino per i locali della Galleria. Il meccanismo dell’incanto è stato introdotto dal Comune nel 2019 per il rinnovo delle concessioni degli spazi più prestigiosi del Salotto di Milano, ovvero i negozi affacciati sull’Ottagono e le prime tre vetrine adiacenti sui quattro bracci della Galleria. Finora sono cinque i negozi aggiudicati tramite questo tipo di procedura: Armani, Fendi, Dior, Santoni e Loro Piana.

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