Quasi 2.800 i siti messi in blacklist. Crescono i casi di sextortion, 137 nell'anno

Resta alto l’allarme per i casi di pornografia minorile in Italia. Secondo un report della Polizia Postale diffuso in occasione della Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia (che ricorre il 5 maggio) nel 2023 sono state 1.1131 le persone individuate e denunciate per aver scaricato, condiviso e scambiato foto e video di abuso sessuale ai danni di minori. I soggetti sono prevalentemente uomini e incensurati, ma desta preoccupazione l’aumento dei casi in cui a commettere i reati sono persone molto giovani. Inoltre, lo scorso anno sono stati numerosi gli arresti di soggetti con alto livello di pericolosità, colti in flagranza di reato, ovvero detentori di ingente quantità di materiale pornografico minorile o abusanti. 

Nel 2023 quasi 2.800 siti in black list

Nel 2023 inoltre, emerge dal dossier, sono stati analizzati dalla Polizia Postale complessivamente 28.355 siti, di cui 2.739 resi irrangiungibili e inseriti nella black list dei siti che contengono rappresentazioni di sfruttamento sessuale di minori, per inibirne la visualizzazione e impedire alle immagini di abuso di continuare a circolare, evitando la vittimizzazione secondaria.

137 casi di sextortion e 357 di adescamento online

Con riferimento ad alcuni tra i fenomeni più preoccupanti degli ultimi tempi, nel 2023 si segnala un aumento dei casi di sextortion (ricatti su internet mediante minaccia di diffusione di materiali espliciti) ai danni di minori: dai 118 del 2022 ai 137 registrati lo scorso anno. Calano invece, ma lievemente, i casi di adescamento online, anche se viene confermato il coinvolgimento di minori di età compresa tra i 10 e i 13 anni. I casi totali di interazioni sessuali tecnomediate sono stati 353, ma ben 200 coinvolgevano preadolescenti

 

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