La decisione presa per ragioni di sicurezza. L'ateneo: "Da noi proposta di svolgerlo online, non di annullarlo"

E’ polemica sull’annullamento di un convegno organizzato dall’Associazione Italia-Israele e in programma per martedì 7 maggio all’Università Statale di Milano. L’ateneo milanese afferma infatti di aver appreso della decisione soltanto oggi dalla stampa, e di aver proposto all’associazione – per ragioni di sicurezza – di svolgere il convegno in forma online, e non di annullarlo. Annullamento che è poi stato deciso da parte dell’associazione, proprio per i rischi di ordine pubblico. Duro il giudizio su quanto avvenuto di Daniele Nahum, consigliere comunale milanese di Azione: “Ormai è pericoloso essere ebreo”.

Università Statale: “Da Rettore proposta di svolgere convegno online, non di annullarlo”

“In relazione alle uscite stampa riguardanti il Convegno previsto per martedì 7 maggio in Statale, organizzato dalla Associazione Italia-Israele di Savona, l’Università degli Studi di Milano precisa di avere appreso dell’annullamento dell’incontro unicamente dagli organi di informazione, nella tarda serata di ieri. La Associazione non si è infatti premurata di informare della decisione il Rettore Elio Franzini né, tantomeno, di rispondere alla proposta del Rettore inoltrata ieri pomeriggio alla Presidenza della Associazione, di svolgere il convegno on line e non, come inizialmente programmato, in presenza. La scelta di trasformare l’incontro in modalità online, non certo di annullarlo, è stata assunta dal Rettore Elio Franzini dopo attenta valutazione delle condizioni ambientali interne ed esterne all’Università, nell’intento di minimizzare i rischi per la sicurezza del pubblico e dei relatori, sentita anche la Digos”. È quanto si legge in una nota dell’Università Statale di Milano in merito al convegno ‘L’unica democrazia del Medioriente. Israele fra storia e diritto internazionale’ che doveva tenersi in università il prossimo 7 maggio, organizzato dall’associazione Italia-Israele di Savona.

“La consueta interlocuzione con la Digos ha fornito elementi utili alla valutazione generale anche se – lo si vuole ribadire con fermezza – la decisione di tenere il convegno on line è stata presa direttamente dal Rettore Elio Franzini. Tale decisione, peraltro coerente con le linee guida della CRUI recentemente emanate, intendeva salvaguardare il diritto degli organizzatori al confronto pubblico, bilanciandolo con il dovere della tutela della sicurezza dell’ateneo e degli studenti che resta sempre la prima e imprescindibile responsabilità del Rettore”, conclude la nota.

Sala: “Convegno annullato? Clima è teso”

Il clima è teso. È vero che è stato cancellato questo evento, al contempo è prevista domenica pomeriggio in piazza della Scala con l’accordo di tutti i partiti un momento per manifestare contro l’antisemitismo dilagante. Quindi come sempre ci sono tanti aspetti che vanno considerati”. Lo ha detto Giuseppe Sala, sindaco di Milano, a margine della presentazione della Arch week. “La sintesi è che è un tema di grande dibattito – ha affermato – ma sono questioni su cui la politica milanese sta cercando di tenere la barra diritta”. In merito alla partecipazione al presidio in programma domenica prossima davanti alla sede del Comune di Milano, organizzato dalla Brigata ebraica, Sala ha risposto: “Non so, vedremo”.

 

Brigata Ebraica: “Ennesimo campanello allarme”

“È l’ennesimo campanello d’allarme di un movimento Propal che sta prendendo una deriva sempre più estrema”. Lo ha detto Davide Romano, direttore del Museo della Brigata Ebraica in merito alla cancellazione del convegno su Israele alla Statale.”Dopo le offese a Liliana Segre, le minacce a Molinari e Parenzo, le presentazioni di libri interrotte, le aggressioni verbali e fisiche alla Brigata Ebraica e all’Anpi il 25 aprile – ha affermato – oggi riescono a censurare le attività culturali di una università”.”Stento sempre più a distinguere tra questa deriva del movimento Propal e un qualsiasi gruppo neofascista – ha aggiunto – Gli obiettivi che perseguono sono sempre più simili: antisemitismo, violenza e censura alla libertà di parola“.

Meghnagi (Comunità Ebraica): “Da 7/10 attaccati su tutti i fronti”

“Purtroppo dallo scorso 7 ottobre viviamo come ebrei un periodo molto difficile. Siamo attaccati su tutti i fronti sia a livello mediatico che politico, oltre che sulle strade della nostra città, vedi ultimo episodio il 25 aprile. A differenza della controparte Propal a cui tutto sembra essere concesso, nonostante i metodi che niente hanno di democratico e pluralista”. Così il presidente della Comunità Ebraica di Milano, Walter Meghnagi, in merito al convegno su Israele che era in programma all’Università Statale e che è stato annullato per “alto rischio di contestazioni”. “Quella volta che ci si presenta la possibilità di poter esprimere le nostre ragioni, spesso ci viene vietata da militanti Propal – afferma – E quando riusciamo a esprimerci lo dobbiamo fare in circostanze che richiedono una forte presenza delle forze dell’ordine”. 

Nahum (Azione): “Ormai è pericoloso essere ebreo”

“Ormai sta diventando pericolo essere ebreo in italia, lo abbiamo visto con il caso di David Parenzo alla Sapienza, fino all’annullamento di questo convegno in Statale per ragioni di sicurezza. C’è un evidente pericolo di antisemitismo in italia se per questioni di sicurezza si annulla un incontro in università su Israele, per questo ho organizzato per domenica una manifestazione a Milano a cui sono contento abbiano aderito tutte le forze politiche”. Lo dice a LaPresse il consigliere di Azione a Palazzo Marino a Milano Daniele Nahum, commentando il recente annullamento di un convegno su Israele per rischi di ordine pubblico.

Nahum poi spiega che “resta il tema delle università italiane, quello che mi fa riflettere è che non ci sono state contestazioni contro l’Iran che l’anno scorso ha mandato a morte oltre 1000 oppositori al regime, mentre su Israele, che sulla gestione della guerra è criticabilissimo ma resta una democrazia, c’è un’ondata di proteste enorme: questo si spiega solo con un diffuso sentimento di antisemitismo”.

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